Biondo, occhi azzurri, sorridente. Si chiama Carlo Maria Recchia, nasce a Formigara 20 anni fa, e oggi lavora la terra. Ha infatti deciso di impiegare il tempo libero dando sfogo alla sua prima passione: l’Agricoltura. “Sin da bambino giocare con semi e piantine mi ha sempre entusiasmato moltissimo! Sarà che sono cresciuto in campagna, o forse che i miei nonni hanno continuato ad incoraggiare il mio stretto rapporto con la natura” ci racconta. Alla tenerissima età di 8 anni inizia a divertirsi nell’orticello di famiglia. Coltiva frutta e verdura, porta prodotti biologici sulle tavole di casa, ed è così che il suo sogno contadino si incammina verso la realtà.
Diplomatosi all’Istituto Agrario Stanga nella città di Crema, è tra i banchi di scuola che si palesa quanto la passione per la Terra pretenda d’essere per lui anche ambito di professione futura. “Un paio di anni fa” infatti, “studiando le antiche varietà di Mais esistite, entrai in contatto con la Banca del Germoplasma, riuscendo a farmi spedire una dozzina di semi particolari” spiega.
Erano di Mais Corvino, una tra le qualità più antiche di granoturco, dalle caratteristiche particolari; anzitutto differente nel colore -ch’è infatti violaceo-, unico nella forma, con pannocchie dai chicchi spinosi e appuntiti. Coltivato dai Maya e ricco di antociani e flavonoidi, è anche un potente antiossidante, previene i radicali liberi e mantiene bassa la glicemia.
“Da qui la molla!” dice Carlo. “Ho deciso di affittarmi un terreno, e sperimentare con mano la difficile vita del coltivatore agricolo”. Il 10 Giugno 2013 apre ufficialmente la sua -seppur ancor minuscola- Azienda, la C.M.R.
Nonostante la sua brillante carriera sia solo agli inizi, le soddisfazioni non sembra tardino ad arrivare. Carlo Maria Recchia, infatti, riesce ad approdare alla fiera Il Bontà -tenutasi i giorni scorsi nella città di Cremona- che ogni anno ospita numerosissimi Stand di produttori da ogni parte d’Italia, pronti a conquistare le centinaia di visitatori al giorno con le più prelibate tra le specialità culinarie tipiche di ogni diversa regione.
“Sono davvero felicissimo di come stiano proseguendo le cose. Raccolgo ancora il prodotto a mano, vendo farina e nettare di Mais Corvino, entrambi ad oggi molto apprezzati” sorride.
Certo le difficoltà sono tante e, si sa, i giovani -che vogliono fare impresa agricola soprattutto- non vengono incentivati a sufficienza. Troppo spesso chi davvero necessita bisogno, infatti, non viene preso in considerazione e, come quotidianamente denuncia Coldiretti, l’agricoltura e l’allevamento vengono frequentemente considerate meno del dovuto.
Forse raramente ci si accorge di quanto, al contrario, l’Italia davvero sia un Paese che fa l’Italia, con una filiera nazionale che ci rende famosi nel mondo per gli ottimi prodotti Made in Italy sempre imitati, e mai, però, equiparabili per Qualità a quelli genuini del nostro Bel Paese.
“Di questo al momento non mi preoccupo! Sto facendo tutto da me, e sto riuscendo bene. Invito tutti coloro che hanno un progetto a buttarsi nella mischia, a provarci!” conclude Carlo.
E allora solo complimenti ad un Giovane che non demorde, ma al contrario insegue i suoi sogni, con sacrificio e passione, riuscendo -per ora- a realizzarli tutti. Chissà che prima o poi non ci si accorga che, nonostante la crisi, di gente che vuole ripartire, e che ce la mette tutta per riuscirci, l’Italia è ancora piena!
Evviva i giovani, evviva l’Italia! Bravissimo Carlo.
(Sperimentate anche voi! Tentar non nuoce mai.)
Claudia Cabrini
Questa è la nuova generazione che va incoraggiata e premiata perchè solo così la VITA AVRA’ un FUTURO!
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