Senegal: come prepararsi per un viaggio nella terra della Teranga

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Quando ho raccontato ad alcuni amici che sarei presto partita per un lungo viaggio in Senegal, ho notato nei loro sguardi un po’ di dubbiosità. C’è chi me lo ha chiesto espressamente, e chi invece ha cercato di domandarmelo velatamente ma, di fatto, tutti mi hanno posto la stessa domanda: “Perché proprio in Senegal?”.

Non ero mai stata in Africa prima (ad eccezion fatta per i paesi del Nord Africa che, tuttavia, sono ben altra cosa) e anche per questo ero molto curiosa di scoprire quali paesaggi e quali emozioni il Senegal mi avesse potuto regalare. Ciò di cui mi sono immediatamente resa conto, però, è che nei confronti di questa splendida destinazione aleggino ancora molte perplessità. Nell’immaginario collettivo, un viaggio in Senegal lascia un po’ perplessi, mentre una vacanza in Kenya o in Madagascar proprio no. Come mai?

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Ecco una cartina geografica del Senegal. In celeste, alcune delle attrazioni principali del Paese

Personalmente, credo che di Senegal si parli ancora troppo poco, e il più delle volte condividendo molta disinformazione. Anche per questo, inizio col raccontarvi oggi del mio viaggio alla scoperta della terra della Teranga, ossia dell’ospitalità, in modo prettamente tecnico.

Mi permetto così di introdurre l’argomento cercando di rispondere a tutti gli innumerevoli dubbi che anche voi, sul Senegal, potreste ancora conservare, nella speranza di convincervi una volta per tutte a prenotare un biglietto aereo e partire. Destinazione Dakar.

Senegal: come prepararsi per un viaggio nella terra della Teranga

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“Tra le virtù fondamentali del popolo senegalese la Teranga è sicuramente la più famosa.
Teranga è una parola che si può sommariamente tradurre come ospitalità ma che in realtà esprime molto di più: accoglienza, attenzione, rispetto, gentilezza, allegria” – National Geographic

Parto col rispondere immediatamente alla domanda che tutti mi avete posto sin dal mio primo giorno di viaggio. Ebbene, assolutamente no. Il Senegal non è affatto una terra pericolosa. I controlli da parte delle autorità sono serratissimi, e nonostante la popolazione sia a maggioranza musulmana sono proprio i Senegalesi stessi a voler respingere e ostacolare ogni possibile forma di estremismo o aggressività nel paese. Anche per questo, non temete; in Senegal vi sentirete veramente sicuri, anche grazie ad una popolazione molto ospitale, non invadente ed educata.

Detto questo, proseguo per punti ricominciando da zero. Ecco come dovreste prepararvi, secondo me, per un viaggio in Senegal in totale tranquillità.

Quali vaccini mi occorrono per andare in Senegal?

Al contrario di quanti molti ancora pensano, anche dal punto di vista della sanità il Senegal è un paese sicuro. Anche per questo, non vi occorrerà alcun vaccino particolare.

Sul web, molti portali ancora consigliano l’Anti-Malarica. Tuttavia, un vaccino anti-malarico in Senegal al momento non è necessario. Se però temete per la vostra incolumità, o se presentate un quadro clinico particolare, consultate il vostro medico di base. Solo così potrete estinguere davvero ogni vostro dubbio.

Barchette - Senegal.jpg

Un particolare delle caratteristiche Barche dei Pescatori senegalesi. Le troverete in ogni porto, sono molto caratteristiche, oltre che molto belle e particolari.

Mi occorre un visto per entrare in Senegal?

Per una splendida vacanza in Senegal vi basterà semplicemente possedere un passaporto con un minimo di 6 mesi rimanenti di validità (ciò significa che il vostro passaporto dovrà scadere almeno sei mesi dopo il vostro viaggio) e due pagine libere, consecutive. Nel caso in cui vi manchi anche soltanto uno di questi due requisti, dovrete assolutamente rinnovare il passaporto prima del vostro viaggio.

Il fatto che per visitare il Senegal non occorra alcun Visto particolare semplifica di molto le cose. Una volta atterrati, vi basterà mostrare il vostro passaporto alla sicurezza aeroportuale che incontrerete. Probabilmente, vi domanderanno in quale hotel pernotterete, ma niente di più. Potrete entrare in Senegal senza problema alcuno, e godervi serenamente il vostro viaggio.

In Senegal, quali norme igieniche dovrò rispettare?

Per essere sicuri di non incorrere in spiacevoli influenze gastro-intestinali, il consiglio è sempre quello di non bere acqua dal rubinetto. Ciò significa che dovreste anche provvedere a lavarvi i denti con acqua confezionata in bottigliette ben sigillate.

Evitate inoltre di assumere bevande allungate con acqua, e di ordinare cocktail o bibite con ghiaccio. Ovviamente no ai gelati artigianali, e più in generale a tutto ciò che potrebbe esser stato contaminato dall’acqua locale.

Oltre all’acqua corrente, è bene evitare anche il consumo di frutta e verdura fresca. Nessun problema, invece, nel caso in cui la verdura vi venga servita cotta.

E a proposito di norme igieniche, ricordate di lavare le mani ogni volta che vi sarà possibile. Sarebbe bene portare con sé un barattolo di gel igienizzate da utilizzare in caso di necessità.

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Il Senegal è anche tanta frutta fresca e molto buona. Io ho cercato di trattenermi per tutto il tempo, ma ho poi ceduto davanti a Cocco, Papaya, Angurie e Meloni. Purtroppo, c’è da dirlo, a mio rischio e pericolo. Avevo assunto diversi Fermenti Lattici prima di partire e mi è andata bene, ma so di aver corso un rischio non da poco.

Ad ogni modo, niente allarmismi e chi viaggia lo saprà bene. Quelle riportate qui sopra sono norme igieniche e precauzioni generali da adottare solitamente in ogni paese extra europeo e il Senegal, a tal proposito, non fa eccezione.

In Senegal verrò punto da molti insetti?

La questione è ovviamente personale. Ci sono persone maggiormente sensibili alle punture di insetti, e altre nettamente meno. Per sicurezza, partite con uno spray anti zanzare in valigia. Io, però, devo ammettere che in 8 giorni di viaggio sia stata molto fortunata e non abbia mai sentito la necessità di utilizzare repellente alcuno.

Quale lingua parlano in Senegal?

In Senegal, comunicare non sarà affatto un problema. La loro lingua veicolare è il Wolof, ma lingua ufficiale è il francese. Potrete notare da voi, però, che quasi tutte le persone che incontrerete sappiano anche abbozzare qualche frase in italiano o in spagnolo, oltre che, ovviamente, in inglese.

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Due donne Wolof, direttamente da Dakar. La lingua Wolof viene parlata in tutto il Senegal, ma anche in alcune regioni di Gambia, Guinea, Guinea – Bissau, Mauritania e Mali

Avrò problemi con il fuso orario?

Anche il fuso orario in Senegal non sarà un problema. Infatti, il fuso del Senegal è quello del Meridiano di Greenwich. Ciò significa che l’orario, rispetto a quello italiano, differisce soltanto di un’ora in meno durante la nostra ora solare, e di due ore in meno durante la nostra ora legale. In questo momento, perciò, e fino a Marzo, se partirete per il Senegal dovrete tirare indietro le vostre lancette di un’ora. Se invece visiterete il Senegal in primavera oppure in estate, genericamente dal mese di Marzo in poi, dovrete spostare le lancette di ben due ore indietro.

Mi servirà un adattatore per la corrente elettrica?

Le prese di corrente, in Senegal, sono come quelle italiane, a 220 Volt e a due ingressi. Per questo, se porterete in viaggio con voi soltanto il vostro telefonino non riscontrerete problema alcuno. L’adattatore vi occorrerà soltanto nel caso in cui dobbiate connettere apparecchi dalla spina elettrica a tre denti.

In Senegal accettano gli euro?

Il consiglio è sempre quello di scambiare un centinaio di euro nella loro valuta locale, il Franco Senegalese. Tuttavia, in Senegal accettano anche gli euro. Nei ristoranti e negli hotel accettano le carte di credito, perciò di fatto i contanti vi occorreranno soltanto se vorrete acquistare qualcosa nei mercati o sulle bancarelle che troverete in giro, oltre che in piccoli negozietti locali.

Con gli euro vi sarà più facile contrattare (sappiate che lì è prassi, perciò non abbiate timore; chiedete SEMPRE un prezzo nettamente più basso rispetto a quello che vi proporranno per primo). Con i loro franchi, invece, potreste fare più fatica.

In linea di massima, 1 euro è pari a 655 Franchi Senegalesi. Il cambio è molto favorevole. Uno stipendio mensile base, in Senegal, va dai 50 agli 80 euro. Questo dato potrebbe tornarvi utile per rendervi conto di quanto e come spendere quando acquisterete qualcosa. E, lasciate che mi ripeta, ricordate sempre di contrattare. In altro caso, finireste col pagare cifre pazzesche senza alcun ragionevole motivo.

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Un tipico Mercato da Strada in Senegal

Internet è presente ovunque, in Senegal?

Non avrete alcun problema con internet nelle grandi città, ad esempio a Dakar, dove potrete trovare connessioni veloci e gratuite in tutti gli hotel e i ristoranti, ma farete sicuramente fatica a connettervi in alcune zone più rurali del paese.

Internet è presente ovunque, ma di fatto non funziona sempre bene. Io, ad esempio, ero sempre collegata al Wi-Fi, ma la potenza della rete era talmente bassa da non permettermi di ricevere o inviare nemmeno messaggi WhatsApp. Insomma, all’apparenza sembrerebbe proprio che internet non manchi mai. In realtà, scoprirete da voi che non sia esattamente così.

In extremis, potreste optare per l’acquisto di una SIM Card senegalese al vostro arrivo in aeroporto. Con soltanto 5 euro potrete avere almeno 2 GB di internet da utilizzare. Ovviamente, non è assolutamente detto, però, che la vostra SIM funzioni. Come per il Wi-Fi, il discorso anche in questo caso non cambia. In città non riscontrerete problemi, ma nel momento in cui doveste spostarvi in aree più rurali, (ad esempio nel bel mezzo del deserto o della savana, come me) è quasi certo che la vostra linea telefonica non funzionerà.

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Un uomo appoggiato alla sua Barca, sulla spiaggia di Saly

Il mio consiglio è comunque quello di godervi il viaggio senza preoccupazioni, sconnettendovi il più possibile dall’online per ri-connettervi maggiormente… A voi! 

 

 

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8 risposte a “Senegal: come prepararsi per un viaggio nella terra della Teranga

  1. L’articolo è davvero ricco di informazioni utili che ho trovato particolarmente interessanti proprio perché non avevo mai preso in considerazione questo paese per un mio futuro viaggio. Devo dire che mi sono ricreduta e penso che sia una destinazione meritevole.

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  2. Ci sono ancora tante destinazione che per un motivo o per l’altro nell’immaginario collettivo hanno una connotazione negativa – pensa che io mi sono sentita rivolgere le domande che hanno fatto a te prima della mia partenza per Atene!
    Devo dire che però non avevo ancora pensato a questa meta come una possibile destinazione per le vacanze, e il fatto di sapere che l’organizzazione del viaggio non è troppo complicata (niente visti, niente vaccini) rende tutto più accattivante. Aggiungo in lista 🙂

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  3. Mi piacerebbe da impazzire fare un viaggio del genere, grazie dei tanti consigli. Anche io, come te prima di questo viaggio, non mi sono mai avventurata nell’ “Africa Nera” e vorrei tantissimo!

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    • Sono certa ti piacerebbe tantissimo, Francesca 😍 Io ho compreso si sia trattato di un incredibile viaggio già mentre lo stavo vivendo, ma quando sono tornata e dopo qualche giorno soprattutto me ne sono resa conto ancora di più! ☺️

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