Lavorare da casa: come fare per non impazzire?

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Soprattutto in queste ultime settimane, anche chi non l’avrebbe mai pensato possibile ha dovuto per forza di cosa abituarsi all’idea: trasformare la propria giornata lavorativa in una routine da tele-lavoro. Sono tantissimi, infatti, gli impiegati obbligati in questi giorni ad abbandonare momentaneamente i propri uffici e le proprie postazioni lavorative per proseguire lavorando da casa, adottando misure quali lo smart working aziendale su piattaforme più o meno complesse da utilizzare.

Quel che certo non possiamo negare, è che non sia affatto semplice abituarsi a lavorare da casa da un giorno all’altro, senza averlo minimamente preventivato e soprattutto in piena pandemia che, che lo si voglia ammettere oppure no, un po’ di preoccupazione e di rammarico la lascia a tutti. Per chi allora non è ancora abituato, oppure per chi lo fa da sempre ma si sta sentendo particolarmente oppresso in questi difficili giorni da trascorrere interamente a casa, ecco qualche consiglio che mi auguro possiate ritenere utile ed azzeccato. Cercherò di rispondere alla domanda più complicata tra tutte: come non impazzire lavorando da casa (e con magari tutta la famiglia al fianco)?

Lavorare da casa: come fare per non impazzire?

Se è vero che il tempo stringe, è altrettanto vero che saperlo organizzare è probabilmente la cosa più importante tra tutte. Anche per questo, non dovreste dimenticare di puntare tutto su concentrazione e dinamicità.

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Sì, perché lavorare da casa significa anche essere multi-tasking, accettando di dover probabilmente fare più cose contemporaneamente. Sarà tuttavia difficile riuscirci se non saremo veramente organizzati, per lo meno al punto di saper sin dal mattino presto ciò che dovremo fare per il resto della giornata. Se è vero quel che Sir Avery Ray diceva, rammentiamo che

“La più grande verità della nostra esistenza è che se tutto va come speriamo ci saranno concessi soltanto 30’000 giorni da vivere. Il mio consiglio non può esser altro se non questo: siate strategici, e pensate bene a come trascorrerli”

Insomma, siate strategici anche in questi giorni da casa. Cercate di organizzarvi come meglio potete, senza dimenticare di compilare una lista di cose da fare sin dal mattino. Potrebbe aiutarvi a rispettare tempistiche ed obiettivi entro fine giornata, senza farvi perdere tempo prezioso.

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Utilizzare il telefono può spesso distrarci facendoci perdere tempo inutilmente. Non in questi giorni, però, dove sappiamo benissimo che quasi tutti i nostri colleghi stiano lavorando da casa e che anche per questo siano probabilmente più raggiungibili. Per risparmiare tempo, allora, cerchiamo di evitare le classiche e-mail che siamo portati ad utilizzare in gran quantità. Dove e quando possibile, in particolar modo nei casi più particolari e impegnativi, cerchiamo di ricorrere direttamente ad una telefonata. Anche attendere che il nostro interlocutore risponda alla e-mail che gli abbiamo inviato diverse ore prima, dopotutto, potrebbe costarci la perdita di molto tempo prezioso. Per questo, cerchiamo di evitare la cosa, se solo possibile e optiamo direttamente per una bella chiacchierata.

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Se è vero che le liste o gli elenchi generici e le tabelle possano aiutarci parecchio, altrettanto vero è che potrebbero ricorrere in nostro aiuto anche i reminder delle cose da non fare. Sì, avete capito bene. Siamo abituati, io per prima, ad elencare su post-it attaccati chissà dove tutti gli obiettivi da raggiungere entro fine giornata, ma molto di rado facciamo il contrario. Invece, vi sarà utile sapere che talvolta ricordarsi tutto ciò che, per non perdere tempo, non andrebbe fatto, potrebbe davvero giocare a nostro favore. Insomma, non solo una To Do List, ma anche una Don’t Do List, a volte, potrebbe davvero salvarci l’organizzazione della giornata.

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Sicuramente, dovremo inoltre prepararci ad affrontare non poche paranoie. Soprattutto per chi allo smart working non è abituato, i primi giorni di lavoro da casa saranno particolarmente pesanti. Come mi ha raccontato una giovane impiegata all’interno del mio Gruppo Facebook Come lavorare da dove vuoi tu, ad esempio, la difficoltà di non avere al tuo fianco un collega col quale scambiare una battuta o con il quale confrontarsi direttamente su di un’azione lavorativa importante, può risultarci veramente molto complicato. Ebbene, siate quindi pronti a combattere con paura, ansia e paranoia. Sì, perché a tutti gli effetti potrebbe capitarvi di non saper bene come affrontare una situazione, visto che lo smart working (o in questo caso, ancor meglio, il tele-lavoro) potrebbe esser per voi qualcosa di totalmente nuovo.

Sappiate però che in questo non sarete soli. Come ho raccontato anche in un articolo precedente, le paranoie, le preoccupazioni e spesse volte la paura di rimanere da soli attaccano tutti gli smart worker di professione, anche chi lavora da casa da anni. Sappiate soltanto che tutto passerà, e che le perplessità sfioreranno tutti, prima o dopo. Non sentitevi soli in questa battaglia. Fate un respiro profondo e proseguite lavorando come se niente fosse. Stavolta è proprio il caso di dirlo: andrà tutto bene.

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Prendete questa occasione come un’opportunità. Talvolta, infatti, tutto dipende dalla prospettiva. Sì, perché è sicuramente complicato passare da un ufficio con tanti colleghi a disposizione al divano di casa, con magari i figli che fanno i capricci nell’altra stanza e un computer che ogni 2×3 si sconnette dalla rete internet e ti obbliga a ricominciare tutto da capo. Ebbene, anche stavolta cercate di trasformare gli ostacoli in opportunità. Imparate da questa esperienza il più possibile, e cercate di comprendere l’utilità di queste giornate vedendo il bicchiere “mezzo pieno”, come si suol dire solitamente. Se è vero che tutto accade per un motivo, chissà – magari tra qualche mese scoprirete che grazie allo smart working di questi giorni avrete acquisito nuove competenze che mai avreste potuto immaginare.

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Vi ricordo che la mia Community Facebook sta crescendo, e vorrebbe crescere anche grazie a voi. Se volete discutere di smart-working con tanti altri lavoratori da casa come voi, iscrivetevi al mio nuovo gruppo Facebook. Vi aspetto!

Se avete altri suggerimenti sul tele-lavoro, o se avete esperienze dirette da raccontare, non esitate a scrivermi o a lasciare un commento qui sotto. 

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6 risposte a “Lavorare da casa: come fare per non impazzire?

  1. Questa situazione ci sta mettendo tutti alla prova. Non solo il lavoro da casa, ma noi mamme ci stiamo trasformando in infermiere, maestre, istruttrici di inglese e musica, insegnanti si pittura. Le ore sembrano non bastare mai, eppure dovrebbe essere tutto molto più easy in pigiama!

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  2. Sto provando lo smart working anche io questi giorni, un po’ come la maggior parte delle persone. Non che prima non fosse normale lavorare ogni tanto da casa ma non ci ho mai passato tutto questo tempo, nemmeno in ferie! Devo ammettere che non mi dispiace, ho modo di gestire meglio i miei impegni, lavorare con più impegno ed avere anche più tempo per le mie passioni. Tuttavia spero si ritorni presto alla normalità… sono troppo abituata alla vita a contatto con le persone!!!

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    • Ti dirò, anche io che sono da sempre stata abituata allo smart working sono davvero in difficoltà in questi giorni. Il fatto che non si possa di fatto aver un contatto con altre persone non è positivo per me, sempre abituata a girare a destra e manca, oltre che ad uscire ad ogni ora del giorno e della notte. Se fosse sempre così – ossia se lo smart working significasse non dover mai uscire di casa – penso che impazzirei anche io e non lo consiglierei a nessuno. Quindi ti capisco benissimo!

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  3. Questo periodo ci sta mettendo alla prova e ne usciremo sicuramente cambiati. In meglio o in peggio dipende da noi ❤️ Io non sto lavorando, sono ferma, quindi ne approfitto per progettare, studiare e proiettarmi al futuro 🤗

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