Degustare il vino non è mai stato così facile, parola di Gipsy Claudia. Vi ho sempre parlato della mia immensa passione per il vino pur non avendo mai avuto il coraggio di scriverne qui ma come vi ho anticipato sul mio canale preferito Instagram quest’anno vorrei che le cose prendessero un’altra piega. Vorrei certamente osare di più e proprio da questo mio grande desiderio di emancipazione nasce una nuova rubrica sul mio Blog, interamente dedicata al mondo dell’Enologia. Ecco allora come imparare a Degustare il Vino quasi come un Sommelier.
Per prima cosa è bene ricordare che ogni vino vada servito ad una temperatura ben precisa. Questo passaggio, fondamentale per la beva del vino, andrà inevitabilmente a condizionare la nostra degustazione. Al di là delle innumerevoli regole che determinano l’ideale temperatura del vino, è importante apprendere una generica base:
- I vini bianchi, giovani e gli spumanti andranno sempre serviti freddi
- La temperatura consigliata per i singoli vini andrà via via innalzandosi per vini rossi più importanti, i macerati, i vini rossi giovani e i vini rossi evoluti
Ricordiamo inoltre che il vino, una volta servito, cambierà di temperatura e che tenderà ad innalzarsi di almeno 2 gradi in pochi minuti soltanto. Anche per questo, soprattutto in estate, è consigliato abbassare leggermente le temperature di conservazione dei vini per sicurezza.
Qualche accorgimento sarebbe bene prenderlo anche su come il vino venga servito. In generale, il calice andrebbe riempito sempre e soltanto di un terzo, attendendo poi qualche istante per poter iniziare ad osservare il reale colore del vino, la sua densità e le sue sfumature.
Importantissimo nella degustazione di un vino è infatti il suo colore, che sarà influenzato da molti aspetti, anche dall’età del vino che staremo per degustare. Oltre al gusto, saranno due i sensi che dovremo in particolar modo allenare: la vista e l’olfatto.
Dopo aver osservato le sfumature del vino potremo avvicinarci allo scoprirne i profumi, pratica che certamente risulterà assai complicata ad un principiante e che riuscirà a svilupparsi solo grazie all’allenamento. Anche se in principio potrà sembrarvi folle, cercate di avvicinare sempre il vostro calice al naso per carpirne le profumazioni più misteriose. Anche in questo caso un trucchetto potrebbe tornarvi utile: prestate attenzione all’assuefazione. Dopo pochi secondi, infatti, sarete assuefatti dalle profumazioni che starete esplorando e non sentirete più niente. Ricordate dunque di allontanare il calice dal vostro naso e di ripetere la pratica almeno 12 secondi dopo.
Altro passaggio fondamentale per degustare un vino? Osservare i suoi archetti. Con questo termine i Sommelier intendono le “lacrime” di vino che ruotando il calice noteremo correre verso il basso. Più il vino sarà corposo e più le sue lacrime saranno evidenti.
In ultimo potremo effettivamente procedere con la degustazione. Per assaporare al meglio il vino il consiglio sarà quello di procedere con piccoli sorsi capaci però di avvolgere tutta la bocca. Inspirare un po’ di aria mentre staremo degustando il nostro vino, inoltre, potrebbe aiutarci parecchio: questa tecnica infatti dovrebbe amplificare le componenti volatili del vino stesso.
Tra le specifiche alle quali badare? Certamente la persistenza del vino, ossia la capacità dei sapori e degli aromi del vino di persistere dopo aver deglutito. Anche in questo caso c’è un trucco: “masticare” l’aria in bocca per valutare se qualche aroma stia persistendo o meno.