La grande macchina del Festival di Sanremo ha già riscaldato i motori. La kermesse quest’anno arrivata alla 76ª edizione si terrà ufficialmente dal 24 al 28 febbraio e vedrà ancora alla conduzione e alla direzione artistica Carlo Conti, ormai pronto ad incuriosire il pubblico con innumerevoli anticipazioni. Soltanto di ieri sera il suo più recente intervento nel corso del TG1 delle 20, in cui ha svelato alcune delle novità che accompagneranno il Festival. Secondo Conti, “il regolamento è tale e quale a quello dello scorso anno”, con l’intento di mantenere una formula che ha già dato risultati positivi.
Nel corso dell’intervista, Conti ha inoltre aggiunto che la lista ufficiale dei Big sarà annunciata, come da tradizione, in un’edizione domenicale del TG1: “Vediamo se riesco ad anticipare, così mi tolgo anche questa incombenza”, ha scherzato. Più di 500 le proposte musicali già pervenute nel corso delle ultime settimane, a riconferma del fatto che anche per quest’anno la selezione sarà molto dura.
Carlo Conti ha inoltre confermato che il conduttore per le serate su Rai 2 legate a Sanremo Giovani sarà Gianluca Gazzoli, che vestirà un ruolo di rilievo nella fase di avvicinamento all’evento principale. Nessun riferimento invece a Belen Rodriguez, che molti media volevano in co-conduzione a Gazzoli proprio nel corso dell’appuntamento con le Nuove Proposte. Non è dunque chiaro se ad oggi la soubrette argentina avrà alcun ruolo.
Di fatto, anche stavolta Conti punta sulla continuità che gli ha assicurato il successo lo scorso anno. Poche le modifiche ad oggi effettuate e mirate ad ottenere un equilibrio capace di rafforzare l’unione tra i nuovi talenti e i grandi professionisti della musica italiana.
Lo scenario delle trattative e il cast in divenire
A fronte delle parole di Conti le dinamiche che porteranno alla conferma ufficiale del cast dei Big sono già oggetto di speculazione. Non meno importante è inoltre il contesto istituzionale. Anche la stagione olimpica 2026 – con le Olimpiadi di Milano Cortina in calendario dal 6 al 22 febbraio – ha imposto uno slittamento dell’appuntamento sanremese. Sanremo 2026 infatti si terrà ufficialmente dal 24 al 28 febbraio proprio per evitare sovrapposizioni con l’evento sportivo.
Nel quadro di una macchina già in movimento, il nuovo Festival di Sanremo appare dunque come un’edizione dalla doppia ambizione: rassicurare il pubblico con elementi noti e consolidati e, al tempo stesso tempo, innovare quanto basta per restare contemporaneo e accattivante.
Regolamento Sanremo 2026: struttura e cambiamenti chiave
Il Regolamento ufficiale del Festival di Sanremo ha confermato molte delle opzioni già sperimentate prima di aggiungere alcune puntuali novità. In competizione troveremo 30 Campioni.
Alla categoria Nuove Proposte sono invece riservati 4 posti: due artisti proverranno da Area Sanremo con accesso diretto, mentre gli altri due verranno selezionati nella finale di Sanremo Giovani del 14 dicembre.
Saranno confermate tre giurie che concorreranno alla classifica finale con pesi ben definiti:
- Televoto del pubblico nazionale – 34%
- Giuria della Sala Stampa, TV e Web – 33%
- Giuria delle Radio – 33%
Nelle diverse serate, il voto potrà cambiare combinazione. Ad esempio, nella prima sera – martedì – i 30 Big si esibiranno e saranno votati esclusivamente dalla Giuria della Sala Stampa, TV e Web. Le serate delle cover, in cui i Big interpretano brani diversi o duetti, saranno valutate da tutte e tre le giurie.
Nella finalissima – la quinta serata – tutti i 30 Big in gara si esibiranno ancora con i brani inediti. Le votazioni delle serate precedenti (escluse quelle delle cover) verranno sommate e determineranno una prima graduatoria. Le prime 5 posizioni accederanno poi a una ulteriore votazione, che si sommerà ai risultati precedenti per decretare il vincitore finale.
Anche i tempi di esecuzione vengono regolamentati. I brani dei Big e le cover potranno durare al massimo 3 minuti e 30 secondi, mentre per le Nuove Proposte è previsto un limite più rigido di 3 minuti. I testi dei brani dovranno essere principalmente in lingua italiana; brevi inserti in dialetto o lingue straniere sono ammessi purché non snaturino l’identità italiana del pezzo.
Un vincolo di rilievo riguarda le apparizioni a Festival di Sanremo terminato. Gli artisti vincitori nelle categorie Campioni e Nuove Proposte non potranno comparire in trasmissioni televisive su emittenti diverse dalla Rai fino al 3 marzo 2026 incluso, in modo da preservare l’esclusività dell’evento.
Sanremo 2026, tra consapevolezza e sfida
La macchina di Sanremo 2026 è in pieno svolgimento: con un Conti che alterna conferme e sorprese, un regolamento affinato e scelte che guardano al futuro, la 76ª edizione promette di essere un crocevia tra tradizione e spirito contemporaneo. Sarà il palco dell’Ariston a sancire se l’equilibrio sapientemente costruito reggerà fino all’ultima nota.
C’è da evidenziare però che non si tratti più soltanto di una questione di canzoni o di ospiti. La kermesse opera ormai all’interno di un’ampia orbita personale, capace di raccontare l’Italia di oggi e di domani attraverso la musica e le emozioni. Il Festival di Sanremo si ripresenta dunque come un banco di prova tra i più importanti, di quelli capaci di misurare la capacità di restare fedeli ad una tradizione lunga 76 anni ma anche di rinnovarsi senza perdere la propria identità.
Con il suo caratteristico stile rassicurante e attento alle sfide contemporanee, Conti sembra voler tracciare una rotta sempre più precisa; mantenere saldo ciò che funziona, aprendo però nuove finestre verso orizzonti artistici inesplorati. Sanremo 2026, ancora una volta, si preannuncia non solo una grande festa della canzone italiana ma un vero e proprio specchio del paese, pronto a raccontarsi e a mettersi in gioco davanti a un pubblico che attende già con il fiato sospeso.
Scopri di più da Claudia Cabrini - Giornalista di Viaggi e Spettacolo
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
