[foto di copertina gentilmente concessa da Renzo Chiesa]
In qualità di giurata del Premio Tenco seguo ogni anno con particolare emozione l’evoluzione di questa straordinaria rassegna che da oltre cinquant’anni custodisce e rinnova il valore della canzone d’autore italiana. È dunque con autentica gioia che condivido la notizia del grande successo del Premio Tenco 2025 andato in scena a Sanremo, presso il Teatro Ariston, dal 22 al 25 ottobre, che ha fatto registrare numeri da record oltre ad un entusiasmo diffuso a riconferma di una manifestazione prestigiosa nel panorama musicale d’autore.
Con il tema Con la Memoria a fare da filo conduttore di questa edizione, il Premio Tenco ha invitato pubblico e artisti a riflettere sull’importanza del ricordo come strumento di identità e consapevolezza collettiva. “La canzone è spesso frutto della memoria”, ha infatti ricordato il direttore artistico Sergio Secondiano Sacchi, sottolineando come in un’epoca di amnesie storiche e culturali anche la musica debba tornare a farsi custode di memoria viva e condivisa.
Il Teatro Ariston ha così accolto oltre 4.700 spettatori nelle tre serate principali del 23, 24 e 25 ottobre, mentre tutta Sanremo si è trasformata per quattro giorni in un palcoscenico diffuso: mostre, incontri, proiezioni e concerti hanno animato i luoghi simbolo della città, dall’ex scalo merci – sede del Club Tenco – al Teatro Casinò, dal Museo Civico al Cinema Ritz, fino al cuore antico del quartiere Pigna.
Il concerto inaugurale dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo, diretto dal maestro Angelo Valori e presentato da Paolo Talanca, ha aperto la rassegna il 22 ottobre al Teatro Casinò con le voci di Arianna Antinori e Sergio Secondiano Sacchi, mentre Gianni Coscia e Alessandro D’Alessandro hanno dato il via alla serata con la consueta eleganza musicale.
Non sono mancati momenti di confronto e formazione: la masterclass dedicata a Lucio Dalla, con la partecipazione di Daniele Caracchi, Bruno Sconocchia, Pierdavide Carone e Ricky Portera, ha coinvolto oltre 1.200 studenti liguri, confermando l’impegno del Tenco nel dialogo con le nuove generazioni.
Proprio in questa direzione si muove anche la crescita esponenziale dei canali social ufficiali del Club Tenco, che hanno registrato un incremento record di copertura e interazioni, raggiungendo quasi un milione di visualizzazioni complessive tra Instagram e Facebook. Un segnale importante anche la canzone d’autore, che parla ancora ai giovani e lo fa con un linguaggio nuovo, contemporaneo e vivo.
Sul palco dell’Ariston si sono alternati volti noti e nuove voci: da Simone Cristicchi con il Gnu Quartet a Emma Nolde, che ha aperto la rassegna interpretando Lontano Lontano di Luigi Tenco; da Omar Pedrini e Massimo Priviero a Ginevra Di Marco, Pierdavide Carone, Gianni Coscia, Michele Gazich, David Riondino, Lamante e molti altri ancora. La scenografia, firmata dagli artisti Zhang Hongmei e Marco Nereo Rotelli, ha reso omaggio a tre figure indimenticabili: Luigi Tenco, Amilcare Rambaldi e Sergio Staino, i cui ritratti poetici hanno incorniciato le serate come simbolo di memoria e gratitudine.
I Premi Tenco 2025 alla carriera sono stati assegnati a Baustelle, Goran Bregović, Ricky Gianco, Daniele Silvestri e Tosca, riconoscimenti a personalità che, ciascuna a modo proprio, hanno dato voce e corpo alla canzone d’autore mondiale. Il Premio all’Operatore Culturale è invece stato assegnato a Tito Schipa Jr., mentre il Premio Yorum, in collaborazione con Amnesty International Italia, è stato conferito alla memoria del poeta e attivista palestinese Refaat Alareer ucciso a Gaza nel 2023. Il riconoscimento è stato ritirato dal cantautore Nabil Bey Salameh dei Radiodervish, con un momento di intensa commozione.
Il Premio SIAE ha invece celebrato Mimmo Locasciulli per i suoi cinquant’anni di carriera, suggellando una serata dedicata alla storia della musica d’autore italiana.
Grande attenzione anche alle Targhe Tenco 2025, votate da una giuria di esperti e giornalisti: miglior album in assoluto a Lucio Corsi con Volevo essere un duro; miglior album in dialetto a La Niña con Furèsta; miglior opera prima ad Anna Castiglia con Mi Piace; miglior album d’interprete a Ginevra Di Marco con Kaleidoscope; miglior canzone singola ancora a Lucio Corsi e miglior album a progetto a Pagani per Pagani, prodotto da Caroline Pagani.
Il Premio Tenco 2025, sostenuto da SIAE e con la collaborazione di Radio Capital e Rockol, ha confermato ancora una volta il proprio ruolo centrale nel panorama musicale italiano ed europeo. Una rassegna che non si limita a celebrare la memoria, ma la rinnova, la trasforma e la proietta nel futuro.
Come giurata e come amante della musica d’autore, non posso che essere orgogliosa di vedere il Tenco continuare a crescere, restando fedele alla sua missione originaria: dare dignità, spessore e libertà alla canzone italiana. Perché, come ci insegna la memoria, solo conoscendo le nostre radici possiamo davvero immaginare il domani. Anche in musica.
Scopri di più da Claudia Cabrini - Giornalista di Viaggi e Spettacolo
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