Degustare il vino: consigli utili per farlo da professionista

Come si degusta il vino da professionista? Gli appassionati del genere forse qualcosa già sapranno al riguardo, io da anni mi documento in materia perché l’Enologia mi ha sempre affascinata. Ecco qualche consiglio utile per riuscire ad avvicinarsi al mondo del vino quasi come un Sommelier.

Per prima cosa è bene ricordare che ogni vino vada servito ad una temperatura ben precisa. Questo passaggio, fondamentale per la beva del vino, andrà inevitabilmente a condizionare la nostra degustazione. Al di là delle innumerevoli regole che determinano l’ideale temperatura del vino, è importante apprendere una generica base: i vini bianchi, giovani e gli spumanti andranno sempre serviti freddi mentre la temperatura consigliata per i singoli vini andrà via via innalzandosi per vini rossi più importanti, i macerati, i vini rossi giovani e i vini rossi evoluti

Ricordiamo inoltre che il vino una volta servito cambierà di temperatura e che tenderà ad innalzarsi di almeno 2 gradi in pochi minuti soltanto. Anche per questo, soprattutto in estate, è consigliato abbassare leggermente le temperature di conservazione dei vini per sicurezza.

Qualche accorgimento sarebbe utile prenderlo anche su come il vino andrebbe servito. In generale, il calice andrebbe riempito sempre e soltanto di un terzo, attendendo poi qualche istante per poter iniziare ad osservare il reale colore del vino, la sua densità e le sue sfumature.

Importantissimo nella degustazione di un vino è il suo colore, che sarà influenzato da molti aspetti, anche dall’età del prodotto che staremo per degustare. Oltre al gusto, saranno due i sensi che dovremo allenare: la vista e l’olfatto.

Dopo aver osservato le sfumature del vino potremo avvicinarci allo scoprirne i profumi, pratica che certamente risulterà assai complicata ad un principiante e che riuscirà a svilupparsi solo grazie all’allenamento. Anche se in principio potrà sembrarvi folle, cercate di avvicinare sempre il vostro calice al naso per carpirne le profumazioni più misteriose. Prestate inoltre attenzione all’assuefazione; dopo pochi secondi sarete assuefatti dalle profumazioni che starete esplorando e non riuscirete più a percepirne di nuove. Ricordate dunque di allontanare il calice dal vostro naso e di ripetere la pratica almeno 12 secondi dopo.

Sommelier degusta Vino - Profumazione

Altro passaggio fondamentale per una professionale degustazione di vino è l’osservazione dei suoi archetti. Con questo termine tecnico i Sommelier intendono indicare le così chiamate ‘lacrime’ di vino, capaci diramarsi verso il basso roteando il nostro calice. Più il vino sarà corposo e più le sue lacrime saranno evidenti.

In ultimo potremo effettivamente procedere con la degustazione. Per assaporare al meglio il vino dovremo procedere con piccoli sorsi, capaci però di avvolgere tutta la bocca. Inspirare un po’ di aria mentre degustiamo il vino potrebbe aiutarci: questa tecnica andrà ad amplificare le componenti volatili del vino stesso.

Tra le specifiche, alle quali prestare maggiore attenzione? Certamente la persistenza del vino, ossia alla sua capacità di persistere dopo aver deglutito. Anche in questo caso un trucco c’è: ‘masticare’ l’aria in bocca per valutare se qualche aroma stia persistendo o meno.

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