Sud Salento: i Borghi da scoprire nell’entroterra leccese

Il cuore del Sud Salento, in provincia di Lecce e punta tra le più meridionali di tutto lo Stivale, è costellato di splendidi Borghi tutti da scoprire, veri protagonisti dell’entroterra Leccese. Ecco una pratica guida ai più caratteristici Borghi del Sud Salento da visitare assolutamente in provincia di Lecce e che forse ancora non conosci.

Tra i più caratteristici Borghi del Sud Salento rientra sicuramente Morciano di Leuca, che da Lecce dista poco più di 60 chilometri e del quale ho scoperto una delle sue più caratteristiche frazioni: Barbarano del Capo. Qui ho potuto conoscere più da vicino l’incredibile storia di Leuca Piccola, complesso storico-monumentale funto da importante luogo di sosta e ristoro per tutti coloro che percorrevano al tempo la celebre Via dei Pellegrini, tracciato con destinazione finale il Santuario della Madonna di Leuca.

Considerato tra i Santuari più antichi del mondo, quello di Leuca Piccola presenta anche una meravigliosa cappella edificata a partire dal 1685 ed eretta non solo con scopo religioso ma anche difensivo. In caso di attacco, infatti, i pellegrini di passaggio potevano rifugiarsi al piano superiore del Santuario percorrendo una ripida scala interna, nascosta tra le mura.

Vero scrigno di storia e preghiera, Leuca Piccola è impreziosita da innumerevoli affreschi in parte ben conservati grazie ai quali possiamo riconoscere opere di devozione a svariati Santi tra i quali San Lazzaro, Sant’Oronzo, Santa Barbara, San Francesco da Paola, Santa Marina, Santa Lucia, San Pasquale, San Gennaro, San Leonardo e i quattro Evangelisti.

Sulla via del ritorno a Marciano di Leuca, molto interessante una visita a Palazzo Strafella, importante risorsa per la città di recente recupero funzionale e ad oggi luogo ideale per la realizzazione di innumerevoli attività culturali nel Borgo. Gli appassionati di Arte Sacra non potranno dimenticare la Chiesa Madre San Giovanni Elemosiniere, restaurata circa 15 anni or sono e brillante esempio di stile romanico grazie alla sua facciata, con l’aggiunta di qualche dettaglio barocco per volere dell’architetto locale che la progettò nel XVI secolo.

Altro particolare Borgo nel cuore del Sud Salento e dell’entroterra Leccese è Taurisano, paese natale del filosofo, medico, naturalista e libero pensatore Giulio Cesare Vanini, di cui nel Borgo è visitabile la storica dimora. L’affetto che ancora oggi Taurisano nutre nei confronti dello studioso è papabile anche grazie all’importante monumento ad oggi sito in Piazza Castello. La scultura monumentale interamente realizzata in bronzo dall’artista Paolo Prevedini si ispira al “valore profondo del messaggio del libero pensatore. Ho immaginato due volti contrapposti per svelare ciò che è celato oltre le contraddizioni della storia, una dualità più grande che integra in una unica figura le due facce dell’uomo”, spiega lo scultore.

Di rilevanza anche Palazzo Ducale, ad oggi sede degli Uffici Comunali di Taurisano. Risalente al XIII secolo quando aveva funzione difensiva, l’edificio sorge nel cuore del Borgo.

Di Ugento vi ho approfonditamente parlato nei giorni scorsi, altra perla del Sud Salento annoverata tra i Borghi più Autentici d’Italia e sede dell’importante Nuovo Museo Archeologico Nazionale. Tra le sue più celebri frazioni anche Torre San Giovanni, località balneare anticamente adibita a importante porto romano.

Sempre ad Ugento immancabile una visita a Torre Mozza, località fronte mare caratterizzata non soltanto da un’antica torre di avvistamento – originariamente denominata Torre Fiumicelli e poi successivamente soprannominata Torre Mozza a causa degli importanti dissestamenti che l’hanno parzialmente distrutta – ma anche da una lunga lingua di sabbia bagnata da acque cristalline, a loro volta rinfrescate da una gelida corrente naturale capace di raggiungere i 14 gradi. Ad Ugento infine si estende il Parco Naturale Regionale di Ugento, per oltre 9 chilometri e con una superficie totale di circa 1626 ettari. Grazie alle sue peculiarità paesaggistiche, naturalistiche e ambientali, il Parco rappresenta una biodiversità tra le più importanti di tutto il territorio Sud Salentino.

Il Borgo di Tricase è un altro dei gioielli del Sud Salento, nell’entroterra leccese, che io ho scoperto con un breve tragitto a piedi in visita ad uno dei suoi più storici monumenti: Torre del Sasso. Antica opera di fortificazione e di difesa, è attualmente in ristrutturazione conservativa ma di ugual fascino anche grazie all’incredibile panorama che la circonda.

Se come me amate i cammini, non potrete escludere una visita al Parco Naturale Regionale Costa Otranto Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase, all’interno del quale si diramano più di 150 sentieri per un totale di 135 chilometri. In ultimo, imperdibile una visita a Marina Serra, frazione di Tricase affacciata ad uno splendido lungomare sicuramente più vivo nel periodo estivo ma di ugual fascino anche nei restanti mesi dell’anno. Qui ad attendervi trovete le celebri Piscine Naturali del territorio, arroccate tra importanti barriere rocciose e maestose grotte, nonché ai piedi di una seconda antica torre difensiva: Torre Palane. Per concludere in bellezza la vostra full immersion nella natura, sempre a Tricase potrete inchinarvi d’innanzi alla Quercia Vallonea Secolare, albero maestoso di oltre 900 anni e dalla circonferenza incredibilmente ampia: circa 5 metri di larghezza con una chioma di 750 metri quadri.

Bianco scrigno di romantiche emozioni e pietra leccese, anche Ruffano rientra tra gli imperdibili Borghi del Sud Salento forse meno conosciuti ma altrettanto degni di nota. Dopo averci trascorso un fresco pomeriggio di fine settembre, non posso che ammettere che i suoi vicoli addobbati a festa mi abbiano davvero conquistata. Come potrete notare voi stessi, non ho potuto esimermi dallo scattare qualche foto ricordo per l’occasione.

La mia visita a Miggiano è stata sfortunatamente breve ma non per questo meno interessante. Piccolo borgo dell’entroterra leccese, nel cuore del Sud Salento, è proprio a Miggiano che ho potuto far visita al MoM, il Museo dell’Olio di Miggiano, la cui sede è allocata all’interno di un antichissimo Frantoio Ipogeo di probabile epoca antecedente il 1500, rimasto in attività sino ai primi anni del 1900. Parte della struttura è stata riqualificata soltanto nel 2018 ma molte rimangono le testimonianze che ci raccontano di una storia, quella dell’Olio d’Oliva e della sua lavorazione, che per secoli ha permeato la cultura e la quotidianità di tutto il territorio.

Altrà realtà storico-culturale di estrema importanza a Miggiano è la Cripta e Chiesa di Santa Marina, edificata quasi certamente ai principi del IX secolo dopo Cristo e situata nell’ex grancia dei Carmelitani. Al suo interno possiamo rilevare importanti tracce di affreschi andati in parte distrutti; è ancora riconoscibile, tuttavia, un affresco di Santa Marina datato 1400, oltre ad un profluvio di tipiche immagini riconducibili all’iconografia bizantina raffiguranti alcuni dei Santi più cari a tutto il Sud Salento.

Tra i Borghi del Sud Salento che più mi hanno affascinato rientra certamente Specchia, a circa 40 minuti da Lecce ed insignito del riconoscimento di Borgo più bello d’Italia. Anche in questo caso il consiglio sarà quello di perdervi tra i caratteristici vicoli del suo centro storico per assaporarne ogni emozione. Vero balcone sospeso a circa 130 metri di altezza, il Borgo di Specchia vi accoglierà con la sua magnifica Piazza del Popolo, alla quale si affaccia Castello Risolo. Contattando l’Ufficio Turistico di Specchia potrete prenotare una visita al Convento dei Francescani Neri, la cui costruzione risale ai primi decenni del 1500 e all’interno del quale potrete visitare anche la Cappella di Santa Caterina Martire, perfettamente conservata.

Anche nel Borgo di Alessano mi sono lasciata cullare dalla bellezza della campagna salentina, che a seguito di un breve tragitto in macchina mi ha portata alla scoperta dell’Insediamento rupestre di Macurano, frazione di Alessano nella quale ritroviamo un importante sito archeologico composto da innumerevoli cavità rupestri, solo in parte di origine naturale. Il complesso è anche frutto dell’ingegnosità dell’uomo che, quasi certamente già a partire dal Medioevo, qui sviluppò un elaborato villaggio probabilmente abitato da una comunità particolarmente dedita all’agricoltura.

Da segnalare anche l’incredibile affetto della comunità di Alessano per Don Tonino Bello, celebre parroco nato e cresciuto ad Alessano, divenuto anche vescovo e primo pastore della diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi per volontà di Papa Giovanni II. Sempre grande rimarrà il suo impegno fra gli ultimi e, nonostante la malattia, parteciperà ad una pacifica marcia su Sarajevo nel dicembre del 1992, marcia che ancora oggi i libri di storia ricordano come La Marcia dei 500, in nome della Pace per la città all’epoca in guerra. Vivendo la vita pastorale e la parrocchia quale “luogo di dibattito sociale e culturale per formare coscienze libere e critiche”, come ancora oggi si legge sul portale online a lui dedicato, dal 2007 è partito anche il suo processo di Beatificazione. Presso il Cimitero di Alessano, Don Tonino Bello viene ancora oggi commemorato con una tomba monumentale.

Nel corso del mio incredibile viaggio nel cuore del Sud Salento ho avuto la fortuna di scoprire anche il piccolo Borgo di Tiggiano, visitando Palazzo Serafini Sauli e il rigoglioso Bosco di Palazzo Baronale. Il palazzo, di probabile datazione 1640, venne più volte ampliato nel corso dei secoli. Certe sono le ristrutturazioni del 1740 e del 1950 che lo portarono ad ottenere l’aspetto che conosciamo oggi.

Soltanto nel 1985 il comune di Tiggiano riuscì ad acquistare il palazzo e i suoi rigogliosi giardini, utilizzandoli attualmente come sedi del Municipio, del Museo delle Arti e della Filosofia e della Biblioteca Pubblica sempre aperta ai cittadini.

Per concludere in bellezza, ho percorso le Vie del Sale, appartenenti al comune di Corsano, altra piccola chicca dell’entroterra Leccese tutta da scoprire. Considerati tra i percorsi di trekking più selvaggi di tutto il Sud Salento, sono ancora poco conosciuti ma sapranno regalarvi tramonti da sogno a picco sul mare. Delimitati da una affascinante sequenza di muretti a secco Patrimonio UNESCO e da una macchia mediterranea a profusione, questi sentieri sono ormai ben segnalati e anche per questo di facile percorrenza. Sapranno accompagnarvi con stupore all’avanscoperta di innumerevoli punti dell’entroterra di Corsano e potrete decidere di percorrerne anche soltanto un pezzetto come ho fatto io, spingendomi dalla località Guardiola sino a Funnovojere.


Scopri di più da Claudia Cabrini - Giornalista di Viaggi e Spettacolo

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