Il Campione Italiano: “Ho vinto un solo argento, e non mi è piaciuto”
Il quindicenne Cremonese si racconta, tra emozioni e successi
La photogallery del sito che lo racconta, commuove sin dal primo scatto. Comincia, infatti, in principio, col ritrarre un bambino, arco in mano-, quasi più grande di quanto lui non sia-, e freccia pronta ad essere scoccata. Non un giovane Robin Hood, ma una delle migliori promesse dello sport italiano, a livello europeo –perché Campione Italiano lo è già- e, ci auguriamo, anche mondiale che -da parte nostra-, sognare in grande non è mai peccato.
“Ho iniziato a tirare frecce all’età di sei anni” – Così inizia l’intervista al campione italiano David Bianchi, solo quindicenne, cremonese, con l’innata passione per uno sport troppo spesso poco conosciuto o stimato, come quello del tiro con l’arco. Riuscito a conquistare, il suo settimo oro nel 2013 solo pochi giorni fa, David, iscritto alla a.s.d ARCIERI SERI-ART Cremona, nonostante la sua giovanissima età, crede fermamente in quello che fa, mettendoci anzitutto il cuore, sommato a tanto impegno che, dice, non è mai comunque abbastanza per ottenere il massimo.
“Senza esercizio non sarei mai riuscito ad arrivare dove son ora” sorride. E senza sacrifici, probabilmente l’esercizio non sarebbe comunque bastato. Ma David è orgoglioso di quello che fa, e felice di come la sua carriera stia continuando. Perché non è davvero importante quanto sia difficile la salita, ma quanto sia poi bello il paesaggio che questa ti permette di goderti. E gli Arcieri Tiro di Campagna, categoria della quale il giovane cremonese fa parte, ne sanno qualcosa. Le gare, infatti, sono spesso svolte in collina. Non solo quindi il peso dell’attrezzatura e la tensione del dare il massimo, ma anche un buon passo, una vista aguzza e il fiato lungo permettono, a David e a chiunque gareggi contro lui, di attraversare boschi e scovare animali, sempre finti –si intende, da colpire con precisione.
“I fondamenti della FIARC mi sono stati trasmessi da mio padre, Emanuele Bianchi, che oltre ad essere a sua volta un bravissimo arciere, è da sempre appassionato, come me, al mondo del tiro con l’arco” ci racconta.
Gli Arcieri Tiro di Campagna, infatti, si allenano all’aperto. “I bersagli non consistono in tabelloni colorati, ma in perfette rappresentazioni plastiche di animali di piccola, media e grossa taglia” dice. Un Hoyt Contender Elite XT 3000 è l’arma che David impugna, per spadroneggiare il podio, sempre. Moltissime le medaglie d’oro da lui già conquistate, delle quali va orgoglioso e fiero, e delle quali siamo felicissimi anche noi. Campione della Regione Lombardia già nel 2009, infatti, il suo ottimo percorso da sportivo massimo è tutto in ascesa. Campione Italiano 2010, conquista l’oro nei Campionati Italiani Indoor dello stesso anno e, qualche settimana più in là, conferma il titolo di Campione Regionale con un altro primo posto. Una nuova medaglia d’oro nei Campionati Italiani 2012, tenutisi a Castione della Presolana, sul Bergamasco, e il gradino più alto nella finalissima ai Campionati Regionali Lombardia dove, una volta per tutte, i titoli di Campione Italiano e Regionale di tiro con l’arco 2012 sono sui.
Ma la sua scalata al successo non si arresta. L’irrefrenabile e talentuosissimo David, infatti, lo scorso 27 Aprile, durante la gara FIARC Percorso, organizzata dalla compagnia 04Camo, con ben 473 punti ha sbarazzato gli avversari, ottenendo risultati addirittura migliori rispetto a quelli della categoria Adulti, e conquistando inevitabilmente, così, la qualificazione al Campionato Italiano 2014.
Una grandissima soddisfazione, per lui e la famiglia, che lo accompagna con amore e commozione a tutte le gare alle quali David prende parte, quasi loro, i genitori, fossero il suo portafortuna, perché senza mamma e papà conquistare il podio non è poi così bello.
“I miei sforzi, pian piano, mi sto accorgendo venire tutti ripagati. Ne vale sempre la pena” dice, umile e sorridente, gentile come solo lui sa fare. “E’ vero, l’importante è comunque partecipare. Ma in questi anni ho vinto un solo Argento, e non mi è piaciuto. Guadagnarsi l’oro è sempre più gratificante che arrivare secondo” e, si sa, non si punta mai a meno che all’infinito.
“Un oro dopo l’altro, nella tua categoria. Ed ora, cosa desideri per il futuro?” gli domando.
“Mi sto allenando duramente per gli Europei, ai quali conto di partecipare, e dove spero di ottenere massimi risultati. Io non mollo, continuo a lottare finchè anche lì arriverò e darò il massimo” dice.
La caparbietà di questo giovane atleta, tutto cremonese e non solo dalle medaglie ma anche dal cuore d’oro, gli fa onore. Nonostante i mille impegni, tra allenamento e studio, -David è infatti anche un bravissimo allievo del Liceo Scientifico Vida di Cremona perchè, quasi ragazzo perfetto, ama dare il massimo anche sui libri-, ciò che più di tutto commuove, è sapere che, nonostante tutto, il giovane Bianchi è così. Col sorriso sempre stampato sul volto, con una felicità pura, reale. Nonostante tanti i sacrifici e gli sforzi per raggiungere gli ottimi risultati che lui e il suo arco continuano a riscontrare.
“Voglio ringraziare moltissimo la mia federazione, che sempre mi è stata vicina. E, ovviamente, non posso che esser grato a papà, per avermi trasmesso questa singolare passione, ed avermi aiutato ad arrivare fin qua, senza mai demoralizzarmi, ma incoraggiandomi a dare il massimo, sempre”.
Non voglio rubargli altro tempo prezioso, quindi così concludo, con gli occhi che sorridono, perché avvicinarsi ad una realtà sportiva pulita, e all’aria aperta come quella degli Arcieri Tiro di Campagna, è proprio una cosa bella. Un’esperienza che, da inesperta come me, comunque credo ognuno dovrebbe provare, almeno un giorno, qualche ora.
Grazie a David, e alla sua famiglia, per avermi reso partecipe, per un po’, di un mondo colorato come il suo. E anche bravo, bravo David! Io continuo a tifare per te.
Niente “in bocca al lupo”, ma un grande “colpisci il lupo”, in questo caso! Ci riaggiorniamo agli Europei!
Claudia Cabrini