Ve l’ho scritto nel post precedente e felice ve lo ripeto anche qui. Salonicco mi ha conquistata. E con lei mi ha colpito la calorosità Greca, quella genuina (ma, badate bene, anche internazionale) e vivace, colorata, fatta di usi, costumi e tradizioni antiche che rendono il paese ellenico tanto prezioso e raro al contempo.
Così, eccomi qua pronta ad illustrarvi perché Salonicco, seconda città Greca più popolata, può dirsi un dono. Che va scoperto e vissuto fino in fondo. E, soprattutto, perché Salonicco è una meta che non dovreste mai e poi mai dimenticare di inserire nel vostro piano di viaggio. Certo è che non riuscirò mai a spiegarvi tutto, ma spero di far venire anche a voi lettori un po’ di desiderio Greco e – perché no – la voglia di partir per Salonicco prima di subito.
Anzitutto, l’atmosfera. Sì perché, ammettiamolo, la sintonia è importante. Per andar d’accordo con un uomo devi trovarci del feeling. Per farti piacere una città, idem. Salonicco è giovane, e anche il vicesindaco Spiros Pengas me lo ha detto più volte: “Stiamo puntando tutto su questo target”. Ciò che forse non sapete è che in Grecia, o beh, in molte città della Grecia per lo meno, gli Hostelli sono ancora vietati. Non so perché e non l’ho approfondito, ma così è se vi pare.
A Salonicco, non più. Dal 2013 la città ha iniziato a diventar meta per backpackers di tutte le età, e infatti ne arrivano a flotte. Quindi sì al viaggio low-budget, soprattutto possibile se pensato dall’Italia. La compagnia Ryanair vola a Salonicco permettendo di raggiungere il capoluogo ellenico con meno di 20 euro.
Ma, il feeling, dicevamo. Salonicco ne ha moltissimo. Ci sono arrivata di Sabato, sera, e oltre alla pioggerellina estiva tipica da Milano città in-un-Giugno-che-sembra-autunno-anche-se-così-non-è, di cose in quelle ore non ne avevo viste poi molte. Solo aeroporti, gente, bimbi, cibo scadente e finalmente, sì, anche la GRECIA. Sarà forse questo che ha influito (ma non credo) però lasciate che vi dica che è stato per me proprio amore a prima vista.
Thessaloniki (così viene chiamata dal resto del mondo tranne che dai Francesi e da noi Italiani) è veramente speciale. QUINDI, aeroporto, check-in e deposito bagagli e poi via, immediatamente alla ricerca della cosa più importante di tutte: il CIBO.
Ho inaugurato il mio soggiorno Greco con uno splendido Souvlaki: quello che verrebbe qui comunemente chiamato Kebab, ma davvero molto più buono e… Ok no, non è per nulla un Kebab. Si tratta di una pita, con spiedini di carne che nel mio caso ho ordinato d’agnello (dovete sapere che il Soulaki originale esiste solo con carne d’agnello o di maiale) e salsa piccante a parte. E poi, il mio amatissimo Tzatziki: una salsa a base di yogurt greco e cetrioli, aromatizzata con aglio tritato ed aneto.
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Perciò, punto numero 1: visitate Salonicco perché il cibo lì è favoloso. Hanno anche una serie infinita di birre artigianali Greche, che ho provato tutte e delle quali vi parlerò in un post successivo a parte.
Come potete vedere dalla foto presa dal mio profilo Instagram qui sopra, il primo ristorante del mio viaggio in GRECIA è stato proprio lo Zithos, nel quartiere Ladadika, una delle zone più vive e divertenti di tutta la città.
La vita di un greco medio è infatti molto rilassata. Siga siga, dicono loro, per indicare proprio quel modo di fare pacifico e calmo, tipico di ogni loro giornata. Insomma, vietata l’ansia e – lasciatemelo dire – anche la premura. E Ladadika ne è forse la prova. Taverne illuminate da piccole lucine appese e da musica dal vivo ad ogni angolo. Gruppi di amici pronti a brindare ad ogni dove. Ma anche tante famiglie, mescolate ai turisti senza problema alcuno. Ai Greci la vita piace godersela, e come dargli torto del resto! Per questo non è affatto inusuale entrare in locali nei quali di turisti non ce ne sia nemmeno l’ombra. Le famiglie spesso passano le serate in compagnia, all’aria aperta e con gli amici. Anche per questo probabilmente Salonicco non dorme mai.
La serata per i Greci inizia tardi. Solitamente escono di casa per le 22, magari anche un po’ dopo. Però ben attenti, non è semplicissimo far le ore piccole. Le tavernette del centro chiudono la cucina all’1:30, abbastanza presto considerando che i più giovani escono di casa poco prima della mezzanotte. Rimangono aperte per i clienti fino alle 2 o talvolta anche alle 3 del mattino, ma solo in casi eccezionali.
Night life a parte, Salonicco è tanto altro. Mare, storia e anche poesia. Una città con un porto bellissimo, e con delle piazze speciali.
Salonicco è anche collina, e proprio nella città alta ho scoperto piccole case in stile greco e bizantino da lasciar senza fiato. Ogni anno la città di Salonicco organizza, per altro, una “green competition”, in collaborazione con gli studenti di Architettura della città.
Si aprono le porte delle case di chiunque voglia partecipare, ma soltanto per qualche giorno all’anno. Vince chi presenta la casa più verde fra tutte. Lo scorso anno si è aggiudicata il primo posto una splendida villa vista mare che utilizzava il 75% di energia rinnovabile sul totale di consumo annuo. E allora (scusate le macchine ma dopotutto anche quelle fan parte della vietta fotografata e la caratterizzano per quello che è) eccovi l’esterno coloratissimo dell’abitazione che si è aggiudicata la vittoria nel 2015.
A Salonicco, però, c’è anche tanta storia e molta moltissima cultura. Quindi come punto numero 2, suggerirei il fatto che la bellezza antica lì ti circonda, qualsiasi direzione del centro città tu decida di prendere ed esplorare. Dalle rovine ai monumenti, ce n’è proprio per ogni età (storica, intendo) e per tutti i gusti. Una delle foto ricordo più richieste, è sicuramente quella in compagnia della White Tower, sul lungomare. La Torre Bianca è il simbolo di Salonicco per eccellenza, e al suo interno contiene una mostra permanente sulla storia della città. Venne fortificata nel XV secolo, costruita sulle rovine di una precedente torre bizantina. Inizialmente fu battezzata come Torre dei Leoni, ma nel 1890 un prigioniero della torre condannato all’ergastolo decise di imbiancarla in cambio della libertà. Da lì allora il nome attuale.
Un’altra splendida attrazione che vale assolutamente la pena di visitare è la Fortezza Eptapyrgio, eretta dopo la conquista Ottomana di Salonicco, con sette torri e soprattutto in altura. Come detto poco fa, infatti, Salonicco è una città su più livelli.
Sono arrivata alla Fortezza Eptapyrgio quasi inaspettatamente – e dopo una lunga cammina al più in salita – e vi assicuro che nonostante il caldo, la sete e anche la fatica, è probabilmente stata quella la mattinata fra tutte per me più bella. Faticosa, sicuramente e per davvero. Ci siamo infatti aiutati con un bus cittadino (il biglietto giornaliero per la rete interurbana degli autobus costa 2 euro se acquistate il biglietto sul mezzo, 1 euro e 40 centesimi se lo acquistate prima di salire a bordo. Ricordatevi di obliterare il biglietto perché la multa per chi non lo fa è pari a 60 volte il costo del biglietto stesso) per compiere parte del tragitto, molto ripido e asceso. Ma è da lì che si può dire poi di poter vedere Salonicco dall’alto, la città e tutto il Golfo. E sempre lì che io mi sono ovviamente commossa.
https://www.instagram.com/p/BHHmnofjG_H/?taken-by=clacabrini
Punto numero 3: la cultura Ortodossa.
La cultura Greca prevede anche una solida e sentita religiosità. Come ben saprete la popolazione Greca è in stragrande maggioranza Cristiana Ortodossa, e la cultura Greca ne è testimone. Le chiese a Salonicco sono moltissime, e son tutte molto belle. Le tradizioni di preghiera sono differenti da quelle Cattoliche, e per questo anche interessanti da approfondire.
Una delle basiliche più importanti e famose della città è quella a cinque navate di Ayog Dimitros, la più grande chiesa in Grecia. Dimitros, Dimitri in italiano, è il Santo patrono della città, e la basilica a lui dedicata fu purtroppo bruciata nel 1917. Quella che è possibile visitare oggi è la sua ricostruzione, datata 1948. Sotto alla Chiesa è anche visitabile una cripta, in cui si dice Santo Dimitri venne prima torturato e poi ucciso, nel 303 a.C.
Molto conosciuta anche la Basilica di Santa Sofia, a sua volta ricostruzione di una precedente chiesa a cinque navate bruciata in un incendio. Anche questa è tipicamente decorata con mosaici bizantini, e il suo elemento di maggior spicco è una croce d’oro inscritta in una mandorla policroma, che irradia raggi di luce al centro della volta.
Nel 90 per cento dei casi, in Grecia come a Salonicco è vietato scattare fotografie o far riprese nei luoghi di culto. Qui sotto, però, vi posto uno scatto per me molto significativo, perché ricordo di un momento per me importante.
Per tradizione ortodossa, le candele accese e poi infilate nella cenere sono quelle che i fedeli accompagnano alle preghiere rivolte ai defunti. Per tutto il resto, invece, le candele andranno accese e poi inserite nei porta-candele con base di cera fusa trovabili solitamente all’ingresso dei vari luoghi di culto.
Are you ready for Chapter 3?
Anch’io sono rimasta affascinata dall’atmosfera di questa città, anche se a volte caotica. Nel tempo è notevolmente migliorata: Infatti, la Nea Paralia, ossia il lungomare, è fantastico. Si può camminare per km. e ammirare le navi mercantili che si spostano lentamente sulla linea dell’orizzonte. Una visione quasi magica. Adoro Salonicco per il suo mercato del centro pieno di colori e profumi. E’ straordinaria nell’ultimo giorno dell’anno. Si respira l’odore della carne arrostita e tutti ballano per la strada. L’aria di festa è qualcosa di indescrivibile.
Salonicco ama la la vita. E’ una città giovane, cosmopolita. ha il potere di farmi sentire più giovane di 10 anni.
Penso che prima o poi mi ci trasferirò.
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Che bellissima sensazione quella di leggere il tuo commento, di chiudere per un secondo gli occhi, e di sentirmi ancora là, a Salonicco, una delle mie città greche preferite. Hai già detto tutto tu, e te ne ringrazio di vero cuore! Salonicco ama la vita, e ammetto che anche io penso un giorno mi ci trasferirò. Ti abbraccio e ti ringrazio di nuovo per questo splendido commento! Cose così fanno bene al cuore!
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