Dista soltanto pochi chilometri da alcune delle destinazioni turistiche più rinomate Cecina, sulla Costa degli Etruschi e in provincia di Livorno. Cittadina molto attiva anche nella stagione invernale, oltre che in estate, è stata la mia seconda tappa del #GipsyTour 2021.
Se è vero che mi sono ripromessa di riscoprire lo Stivale più da vicino, è altresì vero però che sono approdata a Cecina quasi per caso. Partendo da Firenze, dove mi trovavo poco prima di visitarla, raggiungerla non è stato affatto complicato. Personalmente ho preferito optare per un veloce viaggio in auto, ma Cecina e la sua frazione direttamente sul mare, Cecina Marina, sono ben collegate anche dalla linea ferroviaria italiana, che ci permette inoltre di viaggiare anche in modalità Green.
Saranno forse in pochi a saperlo, ma Cecina ha origini antichissime. I suoi ritrovamenti storici più recenti testimoniano che Cecina risalga addirittura all’era del Neolitico. Il suo territorio, inoltre, sarebbe già stato popolato anche in epoca Etrusca. Anche per questo, Etrusco è anche il nome di Cecina, ereditato dalla città dal console romano Albino Cecina, che per sua volontà ordinò la costruzione di una villa i cui resti sono ancora visitabili oggi.

La villa di Albino Cecina, che alcuni sostengono fosse addirittura Prefetto di Roma, venne ritrovata a seguito del via dato dal Comune di Cecina ad un progetto di scavi archeologici patrocinato anche dalla provincia di Livorno. Grazie ai lavori iniziati e conclusi ormai qualche tempo fa, in località San Vincenzino si è potuto scoprire molto di più sulla già rinvenuta Villa romana. Grazie a degli scavi intrapresi per la prima volta nel 1983 e in continuità d’opera da parte degli studenti dell’Università di Pisa, inoltre, si sta rivelando, di poco a poco, come la villa per la sua estensione e per la ricca ornamentazione possa effettivamente essere appartenuta ad Albino Cecina.
Ma non è tutto. Oltre a storia, cultura ed ottima gastronomia, Cecina è ovviamente famosa per il suo incredibile litorale ricco di spiagge di sassi o sabbia finissima e per il suo mare cristallino, mai troppo freddo, pulitissimo ed ornato da un profluvio di sassolini a colorarne il fondo. Le acque che bagnano le coste di Cecina sono di un blu intenso, limpidissime, motivo di orgoglio per tutta la regione oltre che per i Cecinesi in particolar modo.

Anche il Parco Gallorose, a Cecina, merita una visita approfondita. Aperto tutti i giorni dalle ore 09:30 alle ore 20:00, il Parco Gallorose vanta oltre 3 chilometri di percorso arricchiti da animali della comune fattoria e del resto del mondo. All’interno del Parco, grandi e piccini potranno sorprendersi grazie alla tenerezza di un insieme di specie animali differenti, ma non solo. All’interno del Parco Gallorose potremo trovare anche diversi musei che insegneranno ai visitatori quali fossero i principali strumenti agricoli degli anni 50 del 900.
Per i più piccoli, inoltre, vi è una sezione del Parco creata appositamente con scopo didattico, ideale per un apprendimento diversificato che coinvolge tutti, anche gli esperti.
Indimenticabile ed imperdibile, inoltre, la Riserva Naturale Tomboli di Cecina. Capace di estendersi per oltre 15 chilometri, la Riserva Naturale Tomboli vanta una fitta vegetazione, caratterizzata in particolar modo dai Tomboli e da lunghi cordoni di dune sabbiose che arrivano al mare. Un perfetto e caratteristico ecosistema per difendere le zone coltivate dai venti marini.

Pare che la Riserva Naturale di Tomboli, inoltre, sia stata ideata nel 1839 per volere di Leopoldo II di Lorena, Granduca di Toscana, con la funzione di proteggere le colture agricole dalla salsedine e dai venti marini e per la produzione di pinoli. Ancora oggi, sulla spiaggia protetta dalla Riserva Naturale di Tomboli vediamo fiorire gigli, papaveri di mare ma anche ginepri, lecci e pini marittimi e domestici. Inoltre, all’interno della Riserva vivono diverse specie animali tra le quali conigli selvatici, volpi, donnole, istrici, caprioli e tassi. Non mancano poi i volativi, trovano dimora sui Tomboli di Cecina Picci verdi, Tortore, Upupe e Colombacci.
Ci sono stata a marzo per il compleanno del mio compagno, ma purtroppo è stata una toccata e fuga durata il tempo di un ‘tanti auguri a te’! Peccato perchè la riserva naturale mi ispira molto e poi, vuoi non provare la gastronomia?
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sono di parte, amo la Toscana e sono fidanzata con un maremmano…quindi questo territorio lo amo follemente! Cecina è una delle poche città che ancora non conosco…ma vorrei tanto vederla d’estate quando ci sono i campi di lavanda!
Sapevo che ha radici antichissime, come molti borghetti toscani, che uniti al buon cibo e bellissime spiagge fanno di questo luogo tappa obbligatoria per chi va in Toscana!
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sono di parte, amo la Toscana e sono fidanzata con un maremmano…quindi questo territorio lo amo follemente! Cecina è una delle poche città che ancora non conosco…ma vorrei tanto vederla d’estate quando ci sono i campi di lavanda!
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