Forse vi sembrerà strano, o forse invece no perché ne siete a vostra volta coinvolti. Niente paura, non spaventatevi. Stiamo parlando del risveglio degli Italiani che, da qualche tempo ormai è, nella stragrande maggioranza dei casi, caratterizzato dalla… tecnologia!
A partire dalla sveglia ripetitiva del cellulare, passando per il quotidiano online preferito che però non si sfoglia ma si legge su di un oggetto tutto touch. Si è sempre detto che di intoccabile gli Italiani abbiano il caffè e la lentezza, almeno durante i pasti. Enfasi oppure no, il tempo del mangiar veloce o delle colazioni saltate sta colpendo anche noi. Probabilmente si esce di casa correndo, per arrivare al lavoro in tempo o per cercare un lavoro impiegandoci il meno possibile. Certo non si è ancora giunti alla disperazione, ma l’innovazione tecnologica sembra porti, sulle tavole degli Italiani o giù dai loro letti, molta più frenesia di quanto avremmo mai potuto immaginare.
Tutti, o quasi, non resistono all’ultima tendenza del caso e, come saprete, stavolta si tratta di scatti. Fotografare, qualsiasi, cosa. Così, se si rinuncia al cornetto alla crema, non si dimentica però di dichiararlo al mondo (del web) immortalando un paio di dolcetti dalla vetrina della pasticceria sotto casa. Ci si ritrae davanti allo specchio, o stese sul prato, in bikini o tuta pesante, e magari spettinate e senza trucco come ha recentemente fatto anche Anna Tatangelo, testimoniando che appena sveglia è normale -o sempre bellissima- anche lei.
Chi non spegne la radio, perché senza musica non ci si sta, chi non riesce a scollarsi dalla TV ogni mattino, così che anche i figli si godano gli ultimi cartoons prima dell’approdo sui banchi di scuola. Più spazio al sociale, o al consumismo a seconda delle visioni del mondo, e tutto sembra così accessibile che quasi pare ognuno di noi sia uguale all’altro. E poi scopriamo, grazie a Twitter o a qualche gossip di troppo, che le colazioni dei campioni sono spesso le nostre, e non quelle dei vip come Barbara d’Urso, che la sua la consuma di fretta e in auto, mentre si reca a lavoro, come cinguetta sul web.
Quello che spesso più ci manca, magari, è la gratitudine. In un mondo in cui talvolta l’ammirazione per le Veline (senza nulla togliere a loro, perché sono contro ai pregiudizi sempre) supera quella per chi la schiena se la spezza in fabbrica fino a notte fonda, tra un iPhone sotto al cuscino quasi non riuscissimo a dormirci senza, e un libro dalle pagine ingiallite pronto ad esser riletto altre mille volte… dovremmo imparare a non poter far a meno di un risveglio senza un abbraccio. O una carezza, da qualcuno che ci tiene compagnia. O forse, perché no, il nostro corpo urge solo di tantissimo caffè, alla cannella, come piace a me. Ma, ben inteso, il primo assioma è “vietato stare da soli”.
Siate sempre con qualcuno a fianco, di modo che la gioia dell’uno faccia da supporto all’arrabbiatura dell’altro. Forse è utopia? Niente affatto. Lo diceva anche McCandless: la felicità è reale solo se condivisa.
Allora proviamoci anche noi! Di chiunque si tratti, occorre solo un attimo. Insomma, vanno proprio bene tutti! Condividete a più non posso e sorridete a chiunque. Mal che vada vi fate nuovi amici, e non solo su Facebook. (Se poi il sorriso arriva a voi, da uno sconosciuto -perché no- anche bello, secondo me è più divertente…)
Chissà che l’umano riesca a sconfiggere ancora una volta l’affascinante mondo dell’artefatto. Che la sfida abbia inizio!
Claudia Cabrini