“Se un artista si siede comodo sul divano convinto di volersi rilassare e niente più, deve anche capire a cosa sta effettivamente rinunciando: ad un atto d’amore. Ogni canzone è passione pura, e se smetti di fare musica smetti anche di emozionare il mondo” dice Renato Zero a noi lì presenti, incantati nell’ascoltarlo.
Torna dopo tre anni dal suo ultimo progetto discografico con un album invincibile intitolato “Alt” e, ci racconta: “Ho inserito in questo lavoro tutti i miei affetti: il mio essere nonno, il bene che provo per mio figlio e per tutti i figli del mondo. È un progetto totalmente neutrale perchè nasce senza voler difendere nessuno”. Lo spiega perchè poi parla anche di famiglia: “L’amore è amore, e nessuno ha il diritto di giudicare. Io son diventato padre perchè non volevo invecchiare da solo. Ho adottato un figlio e sono orgoglioso di averlo fatto. Ora ho due splendide nipoti e sono felice. Amore è contro ogni pregiudizio, è tenacia, è fatica. È voler crescere dei figli con dei principi sani, e per questo dico che amore è anche non chiudere la porta di casa al tuo ex coniuge nonostante le difficoltà”.
Renato Zero, che tornerà all’Arena di Verona i prossimi 1 e 2 giugno, presenta in “Alt” 14 inediti, interpretati come solo lui sa fare ed effettivamente ricchi di spunti di riflessione, anche sulla sua vita privata. Gli chiediamo di Loredana Bertè, e di Mia Martini alla quale dedica questo disco. “Non voglio parlare di tafferugli, ma semplicemente dico che io e Mimì eravamo una cosa sola. Poi è arrivata Loredana e mi ha strappato via da Mimì, ma probabilmente soltanto perchè aveva più bisogno di attenzioni rispetto alla sorella” conclude.
E sui suoi affezionati seguaci, i Sorcini, ci racconta: “Ultimamente ne fanno parte anche tanti sprovveduti. Hanno caricato il mio disco online prima che fosse messo in vendita. Avranno pensato di battersi Renato, ma in realtà hanno solo perso la mia stima. Io merito più rispetto, e a chi ha compiuto questo becero atto dico di non ascoltar più la mia musica, di non venir più ai miei concerti”.
Ma ben sappiamo che con chi se lo merita Renato Zero continuerà sempre a mostrarsi affettuoso come anche in passato. Ce lo conferma lui stesso, svelandoci un piccolo aneddoto: “Una volta son rimasto sconvolto dalla storia di un mio giovane Sorcino, ricoverato in ospedale. Gli dovevano fare una flebo e non gli trovavano una vena, così gli ho spedito un messaggio vocale per rassicurarlo, e per dirgli che sarebbe andato tutto bene. Mi ha risposto che la vena gliel’hanno trovata subito dopo. Non so che significhi questa cosa, ma penso la sua salute – oltre che dai medici – sia anche stata aiutata dall’affetto mio e di chi gli è stato accanto”.
Nel disco anche la traccia “Gesù”, che si interroga sugli ultimi, e domanda: “Gesù, oggi niente miracoli?”. “Non canto di Dio ma di Gesù e questo deve essere chiaro. Penso che dopotutto Gesù siamo noi, perchè lui era un martire che si è fatto massacrare per il nostro bene. E come lui ce ne sono stati tanti negli anni. Si pensi soltanto a tutte le vittime della mafia” dice Renato. “È necessario che Gesù torni fra noi, ma non possiamo nemmeno metterci a braccia conserte aspettando la manna dal cielo” conclude. “Dovremmo aiutarci di più, vivere di affetti sinceri e di cose semplici” prosegue. E a proposito di eccessiva finzione, bacchetta anche la televisione italiana e il mondo dello spettacolo: “Ma li avete visti quelli che fanno TV? Una farsa incredibile. Truccatissimi e mai trasparenti, sempre artefatti e soltanto capaci di nascondersi dietro a una maschera. Non penso appaiano per chi sono davvero nella realtà!” conclude. “Però poi dicono per Renato!” scherza.
Chiarissima anche la sua posizione a proposito dei nostri politici: “Non fanno niente di buono, cercano solo di guadagnare e di mantenersi la loro poltrona. Per non parlare poi dei sindacalisti che anzichè difendere i diritti dei lavoratori decidono di sgomitare per acaparrarsi un posto in Parlamento”.
E quando gli chiediamo un consiglio per le giovani leve, risponde sicuro: “Allontanatevi da internet e dai social network. Appassionatevi ed amate. Tornate fra la gente, perchè chi non vive non scrive.” E anche ai giornalisti dice… “”Alt” è un disco per chi non vuole restar in panchina. Perciò siate sinceri scrivendo i vostri articoli, e salvate la musica. Smettetela di definirla leggera.”.
A proposito di musica italiana, ultimamente ascolto spesso questa canzone:
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Grazie per il tuo contributo @wwayne!
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Colgo l’occasione per segnalarti anche questo film: https://wwayne.wordpress.com/2016/05/22/il-giorno-di-timber/. Mi ha fatto spanciare dalle risate! 🙂 Grazie a te per la risposta! 🙂
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Non appena avrò un po’ di tempo libero non esiterò a spanciarmi dalle risate anche io 🙂 Grazie a te per aver deciso di seguire la community di #PodereMadonnina insieme ai suoi quasi 3000 iscritti!
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Sono orgoglioso di far parte di questa community, e la sua estensione è un giusto riconoscimento alla qualità del tuo lavoro. A presto! 🙂
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Di nuovo grazie! Il tuo ultimo commento mi lusinga e mi commuove. Un abbraccio. Sincero. Claudia
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