NAPOLI E IL MASCHIO ANGIOINO: TRE PERCORSI DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE

Ciao amici gipsy! Come state?

 

Oggi torno a parlarvi di viaggi, e in particolar modo di una destinazione a me tanto cara e per me davvero speciale: Napoli!

Chi mi ha seguito sui social nei giorni scorsi sicuramente saprà quanto la città partenopea per antonomasia significhi per me! Posso sinceramente dire sia una delle città alle quali la mia anima viaggiatrice si sente più legata in assoluto, e ho cercato di trasmettervi un po’ di tutta questa mia immensa passione tramite un mini-video realizzato a vacanza ultimata.

Nel caso alcuni di voi se lo fossero perso, eccolo qui sotto. Come sempre, fatemi sapere che ne pensate!

 

I primi giorni a Napoli mi hanno vista felicemente impegnata nella scoperta di uno dei monumenti più importanti e storici della città: il Maschio Angioino.

Ammetto mi abbia fatto veramente piacere scoprirlo in tutti i suoi meandri (o quasi) e devo dire che non mi sarei mai aspettata conservasse così tanti racconti e storie avventurose fra le sue mura! Fino a qualche anno fa, infatti, il Maschio Angioino non era aperto al pubblico. Era utilizzato anche dall’Amministrazione Comunale per questioni istituzionali, e i turisti potevano visitarne soltanto una piccola parte.

Da qualche mese, invece, il Maschio Angioino è aperto a tutti! 

Tutto merito di tre associazioni speciali, ed è proprio di loro e dei loro percorsi che voglio parlarvi oggi.

La prima associazione in questione è la IVI – Itinerari Video Interattivi.
All’interno del Maschio Angioino, la IVI propone un percorso molto divertente e un pizzico… esoterico! Con l’ausilio di una particolare mascherina, e con la visione di alcuni video in realtà aumentata, la visita vi racconterà di una insospettabile storia di puro amore e tradimenti… Non voglio svelarvi troppo, ma vi assicuro ne valga la pena!

Anche io infatti ho testato in prima persona questo percorso (che purtroppo però è giusto segnalare non sia adatto ai bambini inferiori ai circa 10 anni di età) e sinceramente ne sono uscita emozionata. La visita guidata partirà dall’Arco di Trionfo all’ingresso del castello proseguendo poi nel suo cortile, concludendosi dopo circa 50 minuti nella suggestiva Sala dei Baroni, anticamente conosciuta come la Sala del Trono. 

Confessate, un po’ vi ho incuriositi! Vero? 

 

 

Il secondo percorso è un po’ più “storico” ma, credetemi, per niente noioso e davvero molto interessante! L’associazione che se ne prende cura, è la TIMELINE.

Vi porteranno alla scoperta del Maschio Angioino sotto un punto di vista tutto nuovo! Avrete modo di andar indietro nel tempo e soprattutto di scoprire una Napoli che non c’è più, visitando i sotterranei del Maschio Angioino e tutti i suoi scavi, oltre che qualche cantiere che ancora il team TIMELINE e i suoi archeologi stanno studiando a dovere.

Sapevate che l’Arco di Trionfo all’ingresso del castello fu costruito proprio nel lontano 1443 per volere di Alfonso d’Aragona? Beh, grazie a questo percorso potrete scoprire questo e molto altro ancora!

Avrete la possibilità di “vivervi” le diverse epoche del Maschio Angioino grazie alle sue mura spesse che, tuttavia, scoprirete essere trasparenti di significati. Vi faranno scoprire come sotto certi aspetti il tempo non passi proprio mai…

La visita, della durata di circa un’ora, si concluderà anche in questo caso con una suggestiva ciliegina sulla torta: una visita alle due torri del castello: la Torre di Guardia e la Torre dell’Oro, dalle quali potrete godere di un bellissimo panorama di Napoli, piazza Municipio e del Golfo.

 

 

L’ultimo percorso, purtroppo, non ho avuto modo di testarlo in prima persona. Ma da un certo punto di vista meglio così! Sarò per forza obbligata a tornare nuovamente a Napoli. Che peccato, vero?! 

Il terzo percorso aperto al pubblico all’interno del Maschio Angioino lascia spazio all’avventura, o per lo meno così mi hanno assicurato! L’associazione che se ne occupa è la HK Avventura e permette di… Calarsi in un pozzo profondo 30 metri!

Sarebbe stato sicuramente il tour perfetto per appagare la mia continua fame di adrenalina ma purtroppo non è stato possibile. La prossima volta, che dite, organizziamo e andiamo a calarci tutti insieme?

Secondo alcuni, il pozzo fu la via di fuga presa anche da Re Carlo. Altri storici, invece, ipotizzano si trattasse semplicemente di un pozzo che garantisse l’arrivo dell’acqua fino alla Sala dei Baroni (o Sala del Trono, ricordate? Ve l’ho citata poco fa).

Per anni, il tunnel fu dimenticato e letteralmente “sepolto” sotto a chili e chili di detriti. Per calarvici e scoprirne ogni segreto, sarete equipaggiati di caschetto, funi e tante luci.

Nel mio piccolo, spero veramente di fare ritorno a Napoli il prima possibile, e per mille mila motivi. Quel che è certo e che posso giurarvi, però, è che la prossima volta non mi lascerò certo sfuggire l’occasione di calarmi nel pozzo di Re Carlo anche io!

E nel caso qualcuno di voi abbia la possibilità di provare questa esperienza prima di me, mi raccomando, si ricordi di farmi sapere che ne pensa!

 

Le visite guidate ai differenti percorsi del Maschio Angioino, si svolgono tutti i Sabati dalle ore 9,30 alle 17 e le Domeniche dalle 9.30 a mezzogiorno. 

 

Rivedetevi il video della mia amatissima Napoli qui: 

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