Viaggiare per lavoro: 5 impieghi che potrebbero fare per voi

Claudia - Aereo

Se nel mio ultimo articolo vi ho raccontato di quanto possa essere semplice decidere di partire per un nuovo viaggio affrontando le proprie paure e smettendola una volta per tutte di aggrapparsi a inutili scuse, è anche vero che vi ho accennato al fatto che esistessero modi più o meno semplici per riuscire a viaggiare quasi gratuitamente.

Tra questi, sicuramente quello di optare per un impiego all’estero potrebbe risolvervi molti problemi. Dopotutto, un lavoro che ci permetta di viaggiare il mondo è quello che sogniamo tutti noi, e chi nega di farlo probabilmente mente. Se io posso definirmi la prova in carne ed ossa che scoprire il mondo per lavoro non sia affatto impossibile, oggi voglio aiutarvi a credere in voi stessi elencandovi 5 lavori che richiedono diversi livelli di capacità e che vi permetterebbero di girare il mondo per lavoro pur non essendo giornalisti di viaggio come me.

Viaggiare per lavoro: 5 impieghi che potrebbero fare per voi

1. Insegnare all’estero

Solitamente si tratta di uno dei più comuni lavori all’estero del quale tutti parlano nel momento in cui si affronta l’argomento. Insegnare (preferibilmente una lingua) è sicuramente una delle vie più semplici per riuscire – anche da privato – a ritagliarsi uno stipendio mensile che ci permetta di fermarci a vivere un po’ qui, e un po’ là.

Certo non tutti possono farlo perché, c’è da dirlo, per riuscire ad insegnare si dovrebbero possedere competenze non da poco, ma sono sicura che tanti di voi potrebbero riuscirci senza problema alcuno.

Sul cosa insegnare apriamo un capitolo a parte che tuttavia dovrete concludere da voi. Ognuno di noi sa in cosa eccelle, e se ad esempio parliamo di lingue – che sicuramente sono le più ricercate a livello di insegnamento privato, visto che moltissime persone sono quotidianamente alla ricerca di qualcuno che possa aiutarle nel migliorare la pronuncia, la conversazione o lo scritto di questo o quest’altro idioma – sarete voi stessi ad avere la consapevolezza di quali lezioni potreste dare.

Io ad esempio parlo benissimo l’Italiano, l’Inglese e anche lo Spagnolo. Ma se dovessimo soffermarci anche soltanto alla lingua italiana, non crediate che sia poi così complicato trovare allievi per le vostre lezioni. Potete aiutarvi anche tramite internet, dove vi basterà inserire le giuste chiavi di ricerca per scoprire che esistano decine di siti predisposti all’insegnamento di una lingua online. Vi basterà iscrivervi ad una di queste piattaforme, aprire un vostro profilo personale e iniziare ad insegnare la lingua che conoscete meglio tramite video-chat anche internazionali. Il vantaggio è che se lo farete online, di fatto vi basterà un computer per poter guadagnare da qualsiasi posto nel mondo in cui vi troverete voi.

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Lo spagnolo l’ho imparato in Spagna la scorsa estate, senza studiare ma lavorando a Ibiza. Mi è tornato molto utile nei miei successivi viaggi, come ad esempio la scorsa primavera in Repubblica Dominicana. Senza la conoscenza della lingua spagnola, in quel caso, mi sarei goduta il viaggio a metà. Viaggiare è per me bellissimo proprio per questo: perché ti insegna sempre qualcosa.

 2. Fare l’Au Pair o la baby sitter in giro per il mondo

Un altro lavoro davvero redditizio è quello del babysitteraggio. Il programma più famoso e comune per diventare baby sitter all’estero è sicuramente Au Pair, un progetto che vi terrà però occupati a tempo pieno ma che vi concederà di vivere a casa di una famiglia nel mondo e di guadagnare qualcosina in cambio di vitto e alloggio, oltre che di un vero e proprio impiego come nanny.

A mio parere, non è tuttavia diventare Au Pair il miglior modo per viaggiare all’estero. Con loro infatti il vostro periodo di lavoro all’estero durerebbe svariati mesi, mesi durante i quali sarete da contratto obbligati a lavorare come baby sitter della famiglia che vi ospiterà per anche 18 ore al giorno, e proprio per questo il tempo libero che avrete sarà molto poco. Quello che vi suggerirei io nel caso in cui i bimbi fossero la vostra passione è di proporvi come baby sitter all’estero ma da privati. Anche in questo caso, internet correrà in nostro aiuto: esistono diverse organizzazioni online che gestiscono la recluta di baby sitter all’estero e che vi metteranno direttamente in contatto con le famiglie. Inoltre, svolgendo il lavoro da privati potrete decidere voi stessi per quante ore al giorno lavorare, concedendovi anche le giuste ore libere per esplorare tutto ciò che vi circonda.

 3. Freelance in viaggio

Freelance (dall’inglese freelance worker) è un termine della lingua inglese per indicare un soggetto che opera come libero professionista per diverse società o organizzazioni, senza avere alcun rapporto contrattuale di dipendenza con esse.

Essere liberi professionisti è per certi versi un vantaggio. Se il vostro è un lavoro come il mio, che vi permette di lavorare dal computer e che con il solo ausilio di internet vi concede di portar a termine tutte le vostre consegne, direi che anche per voi è arrivato il momento di mettere in valigia il vostro laptop e partire. Non tutti i freelance possono permettersi di lavorare solo dal computer, ma se la vostra specializzazione professionale dovesse concedervelo, non abbiate timore alcuno: organizzatevi in modo da poter viaggiare in un paese che abbia un fuso orario a voi favorevole, trovate una buona connessione internet da supporto, e il gioco è fatto.

Festival di Sanremo

Non solo viaggi in giro per il mondo: il mio lavoro mi permette di scoprire anche la nostra bella Italia, come ad esempio la città ligure di Sanremo, nella quale vado ogni anno in occasione del suo famosissimo Festival della Canzone Italiana.

4. Lavori stagionali nel mondo

Viaggiare il mondo è quasi fattore comune per tutti i lavori stagionali che si rispettino. Se vi andasse di adoperarvi nel turismo potreste optare per il ruolo di Hostess negli Hotel, oppure di Animatore nei villaggi turistici. Potreste anche decidere di trasferirvi per qualche tempo in una località marittima dove sicuramente cercheranno personale in ristoranti e bar. Se siete appassionati di fitness, rivolgetevi ai centri sportivi: potreste ottenere un impiego che abbia a che fare con lo sport. Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Vi basterà capire cosa vi appassiona davvero, in cosa potreste eccellere e decidere in quale destinazione tentar la fortuna. Non fatevi intimorire dal fatto che potreste non essere all’altezza: l’importante è incominciare. Se vi impegnerete davvero nulla vi sarà precluso.

5. Hostess di volo

Lavorare per una compagnia aerea come Hostess non è sicuramente cosa da poco. Non solo vi farà scoprire il mondo con facilità, ma vi darà modo di esser quotidianamente a contatto con viaggiatori di qualsiasi genere, che sicuramente incrementeranno la vostra esperienza personale ed umana oltre che lavorativa permettendovi un vero e proprio scambio culturale quotidiano. Essere fligh attendant, però, potrebbe anche  significare volare per molte ore al giorno usufruendo di stop-over veramente molto brevi. Ma se il viaggio è la vostra vera passione, anche in quelle poche ore libere al giorno riuscirete a scoprire il più possibile del paese che vi ospiterà.

Claudia - Forte - Isola d'Elba

Il lavoro in quanto tale presuppone impegno e professionalità, e questo dovrete sempre tenerlo in considerazione. Tuttavia, niente è impossibile se lo si vuole davvero. Un’esperienza di lavoro all’estero potrebbe darvi la possibilità di scoprire un paese e una cultura nuova, e al tempo stesso di racimolare qualche soldo per pagarvi qualche altro viaggio qua e là – ma come sempre, la differenza anche in questo caso la fa la volontà.

Voi avete mai lavorato all’estero? Siete mai riusciti a vivere viaggiando? Raccontatemelo con un commento qui sotto, oppure scrivetemi in privato per condividere con me le vostre esperienze da viaggiatori!

35 risposte a “Viaggiare per lavoro: 5 impieghi che potrebbero fare per voi

    • Ammetto di potermi considerare molto fortunata e soddisfatta nel farlo. Il mio è un lavoro invidiato da tanti. C’ho messo e ci metto quotidianamente veramente molta passione, tanto impegno e anche del sacrificio per riuscirci, ma come ho scritto prima rispondendo ad un altro commento qui sopra, credo che nulla sia impossibile se lo si vuole davvero. Sono certa che se anche a te piacerebbe farlo, prima o poi riuscirai a trovare l’occasione giusta che ti permetterà di realizzare questo tuo desiderio! Un abbraccio e grazie 🙂

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    • Un ottimo modo per fare un’esperienza all’estero e’ partecipare ad un programma di volontariato (in Europa ad esempio esiste il Servizio Volontario Europeo, una specie di servizio civile che permette di trascorrere da 3 a 12 mesi presso un’associazione ricevendo vitto, alloggio, un pocket money e una serie di altre tutele).

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  1. Esatto claudia, questi sono proprio bellissimi lavori che ti permettono di viaggiare e avere un entrata. Ottime idee per chi voglia girare il mondo. Ne incontro tante di persone in australia che fanno insegnanti, baby sitter o dog sitter. sono convinta che se uno vuole lavorare, qualcosa trova sempre

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    • Grazie infinite cara Anna per questo tuo bel commento! Condivido esattamente ciò che hai scritto tu: se uno vuole, il lavoro lo trova ovunque. Perché non tentar la fortuna anche in qualche paese che ci piacerebbe esplorare, dopotutto? 🙂

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    • Grazie infinite! Quello che credo anche io è esattamente questo 😊 In molti mi scrivono soprattutto su Instagram che mi invidiano per il fatto che il mio lavoro mi permetta di viaggiare tanto, ma credo che chiunque lo voglia – con un po’, tanto, impegno – ci possa riuscire! 😊

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  2. Il mio lavoro purtroppo non prevede la possibilità di essere itinerante (sono medico, mi occupo di terapia intensiva cardiologica)! Ho letto con un pizzico di invidia… anche se, alla fine, amo il mio lavoro e so che non potrei cambiarlo con altro

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    • Il tuo lavoro ti fa onore e onestamente l’importante a mio parere è che ognuno di noi sia felice. Non per forza la felicità deve corrispondere a girare tutto il mondo viaggiando, giusto? Sono certa che nei tuoi periodi liberi e usufruendo delle tue ferie tu possa godere di questo incredibile splendido mondo pur non lasciando mai casa tua! ❤️

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  3. Trovo che queste siano ottime idee da suggerire a chi vuole fare il grande passo…quello di lasciare il posto fisso per viaggiare e pagarsi i viaggi lavorando e facendo al tempo stesso belle esperienze 🙂 Brava!

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  4. Ciao, per prima cosa, da bird lover quale sono, volevo dirti che amo moltissimo la tua foto con quei magnifici pappagalli (quelli in basso sono australiani e tra i miei preferiti in assoluto!), poi non posso che concordare sul fatto che oggi per fortuna è diventato meno difficile di un tempo lavorare all’estero, qualcosa si trova sempre, qui dove sto io vanno moltissimo anche le app per cercare-trovare lavoretti casual anche per chi è appena arrivato!

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  5. Io sono proprio una freelance e viaggio spesso portandomi dietro il lavoro. Spesso la gente pensa che lavorare da freelance e viaggiare equivalga a fare la bella vita ma non è così. Io sono felicissima delle mie scelte e c’è del grande sforzo dietro a ogni viaggio.

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    • Ti capisco benissimo Giovy. Il più delle volte anche a me, che scrivo di viaggi per lavoro oltre che di altre 10 cose differenti, dicono in tono scherzoso che io sia sempre in vacanza. È un sollievo sapere che c’è qualcuno come te là fuori che mi comprende davvero e sa cosa significhi essere su di una spiaggia da sogno con il portatile in borsa perché devi lavorare. Sicuramente mi ritengo molto molto fortunata a svolgere il lavoro che faccio, ma non è privo di difficoltà e anche il mio è un lavoro a tutti gli effetti come quello di tutti i freelance. Evviva i freelance! 😁

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  6. Faccio la freelance e mi piacerebbe poter partire e lavorare da ogni parte del mondo. Ma parte del mio lavoro presuppone il contatto con i clienti e la presenza sul posto… Potrei pensare a qualcosa di vicino, come la Svizzera (cara come il fuoco) o la Francia (la mia preferita)…

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    • Effettivamente i freelance che in ogni caso lavorano direttamente a contatto con il pubblico, potrebbe riscontrare qualche difficoltà aggiuntiva. Io ad esempio essendo giornalista sarei molto più facilitata: potrei (e infatti lo faccio) scrivere da ovunque mi trovi nel mondo, e spedire tutto tramite email alle redazioni interessate. In ogni caso, sono sicura anche tu possa godere di qualche bel viaggio pur lavorando “a casa”. ☺️

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  7. Molto interessante! Io lavoro anche come freelance (esatto, anche…) e credo che sia un modo favoloso e faticoso di campare. In tutto ci sono costi e benefici e vanno tenuti in considerazione entrambi. Bellissima anche l’idea di insegnare all’estero. Chissà se in futuro…

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  8. fino a poco prima di conoscere Marco e di aver Asia viaggiavo per il mondo lavorando stagionalmente o facendo la ragazza alla pari. Ho anche lavorato per bar e ristoranti facendo la stagione quindi per me, leggere questo post mi sembra di essere tornata giovane! grazie

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  9. Io sogno di diventare freelance e di girare il mondo! 🙂 So che non è facile, ma mai dire mai e con impegno e costanza ci si può riuscire! 🙂

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  10. Io ho scoperto a mie spese che viaggiare per lavoro di fatto non è viaggiare al 100%: spesso hai poco tempo, non sei con la persona con cui vorresti essere e ti tocca far tutto di corsa, perdendoti pezzi importanti perchè “sei li per lavorare, non per visitare”.. quindi io ho rinunciato a un lavoro che mi permetteva di “viaggiare” (o vedere hall di hotel ed aeroporti?) per uno che mi farà rimanere di più in ufficio.. ma almeno quando viaggerò, viaggerò sul serio!

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    • Hai ragione: il lavoro è lavoro sempre. Ci sono occupazioni però che fortunatamente ti permettono di goderti molto di più il viaggio rispetto ad altre. Ma il fatto che tu sia lì per lavorare, ovviamente, non bisogna scordarselo mai. 😊

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  11. Che meraviglia! Anche io cerco di impostare i miei lavori su “Quante possibilità ho di viaggiare per lavoro?” ahahah! Per questo ho fatto l’animatrice in villaggio, l’au pair, e adesso cerco di farmi spazio come organizzatrice di eventi…ma non è facile! Se posso, potrei chiederti di cosa ti occupi come freelance in maniera da poter lavorare remoto? Grazie mille!

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    • Anche io lo scorso anno ho lavorato come accompagnatrice turistica a Ibiza, proprio perché volevo provare un’altra esperienza all’estero cambiando però completamente lavoro. Mi fa piacere sentirti dire queste cose! Mi rispecchio molto in te, e condivido pienamente il fatto che non sia affatto semplice! 😊 Io sono una giornalista, scrivo soprattutto di spettacolo e di viaggi per diversi magazine. Il più delle volte ho la libertà di spedire gli articoli tramite email, e anche per questo non sono obbligata ad essere in Italia per farlo. Inoltre per le riviste di viaggio per le quali scrivo, partecipo spesso a numerosi viaggi organizzati. Nel 2017 ho battuto il record di 27 viaggi in un anno! Non è affatto semplice perché io di quei viaggi devo anche scrivere, quindi viverseli con la libertà di una vacanza non è possibile, ma è comunque veramente bellissimo. L’importante è sempre tener a mente che di fatto sia lavoro, e che da tale lo si debba considerare. 😊

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  12. A parte l’hostess di volo che non farei mai (perché ho paura di volare xD), proverei a fare tutte e 4 le altre cose. Mi ispira soprattutto un periodo come ragazza alla pari all’estero, magari in Sudafrica o Australia.

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    • Sapevo della tua paura di volare infatti 😁 L’idea di fare la ragazza alla pari all’estero ha sempre ispirato moltissimo anche me. È un’esperienza che avrei provato da tempo se non avessi già un altro lavoro che mi piace moltissimo!😊

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  13. Invidio molto un paio di miei amiche che hanno deciso una di insegnare inglese in Cina e l’altra di fare l’au pair in giro per il mondo e grazie a questo ho conosciuto realtà fantastiche. Ma non posso lamentarmi neanche del mio lavoro che mi permette comuneu di avere vacanze almeno ogni tre mesi, se gestite bene.

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  14. Sarebbe bellissimo poter lavorare in qualsiasi posto del mondo facendo qualcosa che piace…. essere nomade digitale è un sogno, spero di riuscire a realizzarlo prima o poi 🙂

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  15. Ho vissuto all’estero per studio da giovane e mi sono sempre pentita di essere tornata! Ma all’epoca ero innamorata e andava bene così!
    Mi piacerebbe sicuramente raffrontare un’esperienza lavorativa estera ma non saprei come cominciare.

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  16. Non posso dire di aver vissuto viaggiando, ma per dieci anni per il mio precedente lavoro ho viaggiato davvero tantissimo. Il mio capo era una “quasi celebrità” che però non parlava inglese, per cui ogni volta che andava negli Stati Uniti o in quei paesi europei dove si parlava inglese, io lo accompagnavo come traduttrice-portaborse-assistente. Però poi mi sono stufata: di lui, della fatica, di spostarmi senza riuscire mai a dedicare il tempo che volevo a un posto. Così mi sono licenziata. Sicuramente ora viaggio molto meno ma quando parto mi godo ogni minuto del viaggio!

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  17. Viaggiando per lunghi periodi all’estero mi è capitato di svolgere dei lavori stagionali. È un’ottima alternativa per chi, come me, ama viaggiare per mesi.

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  18. Hai dato davvero delle ottime idee e degli ottimi spunti per tutti coloro vogliono viaggiare e scoprire il mondo. Ho parlato con molte ragazze che hanno la ragazza alla pari, in città diverse: da Parigi, a New York, da SIngapore all’Australia. Chi ha voglia di lavorare e provare nuove esperienze, davvero può farlo.

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