Finalmente torno a scrivere sul mio Blog! Ammetto che mi siate mancati parecchio, e anche per questo sono molto felice di tornarvi ad incontrare proprio oggi. Novembre volge ormai al termine e come avrete notato anche voi, il mio è stato un mese piuttosto impegnato.
Tre i viaggi che in particolar modo hanno arricchito le mie giornate in questi ultimi trenta giorni: Nizza – di cui vi ho già parlato a più riprese -, il Gran Ducato di Lussemburgo e, per finire in bellezza, il gran ritorno al mio personalissimo paradiso europeo: la Grecia, con tappa nella capitale ellenica Atene.
Devo ammettere che un mese intero di viaggi no-stop sia stato tanto eccitante quanto un pochino stancante per me. Perché i miei, a tutti gli effetti, sono spesso viaggi di lavoro – il che significa che non si rinuncia MAI alle ore piccole, perchè i party sono party!, ma al tempo stesso ci si deve per forza costringere giù dal letto al mattino presto, perchè anche il lavoro è lavoro!
Come ogni avventura (quasi) on the road che si rispetti, anche questo mio Novembre mi ha insegnato parecchio.
Oltre a nuovi amici da ogni continente, ho anche avuto l’occasione di incontrare colleghi molto simpatici e ospitali, che mi hanno accolta a braccia aperte prima a Lussemburgo e poi altri ad Atene, e con i quali ho collaborato nelle scorse settimane in modo veramente proficuo.
Il Lussemburgo è un posto da pazzi! Ci si parlano cinque lingue, e praticamente i veri Lussemburghesi non esistono più. Due dei miei colleghi a Lussemburgo (su di un totale di tre) erano sposati con donne portoghesi perché, incredibile ma vero, è dal Portogallo che arriva la comunità immigrata in Lussemburgo più longeva e numerosa di tutto il paese. Anche per questo il Lussemburgo, nasce, cresce e si trasforma ogni giorno, sempre più internazionale e poliglotta.
Proprio in Lussemburgo, infatti, si parlano ben 5 lingue – e con “si parlano” intendo proprio che queste le conoscono tutti e, aggiungo, le si trovano sui cartelli stradali così come sulle indicazioni in aeroporto. Sono: il lussemburghese (un miscuglio terminologico di inglese, tedesco e olandese), il Francese, il Tedesco e il Portoghese.
La sua popolazione è di poco superiore ai 540.000 abitanti (si classifica infatti come uno dei paesi più piccoli e al tempo stesso più ricchi! di tutta Europa) e il suo territorio confina con Francia, Belgio e Germania – anche per questo in Lussemburgo si parlano così tante lingue.
Da un paese piccolissimo sono poi passata ad una metropoli enorme! Atene è una delle città più popolate d’Europa e, con i suoi circa 670.000 abitanti è più grande di tutto il Lussemburgo! Purtroppo, devo ammetterlo, questo grava su traffico e trasporti della città. Atene è infatti molto caotica, e per me un pochino troppo stressante ad esser sincera, perché io che abito a Milano amo le grandi città, ma comunque quelle vivibili e non quelle troppo trafficate!
Ad ogni modo, Atene mi è comunque piaciuta moltissimo. Essendo la capitale della Grecia, e trovandosi decisamente a Sud del paese ellenico, è anche più multiculturale rispetto ad altre destinazioni Greche, e le differenze rispetto alla Grecia del nord si notano immediatamente, anche soltanto ad occhio distratto.
La popolazione che abita Atene è diversa, e le loro tradizioni, così come i loro usi e costumi (parlo di quelli tipici di Atene, e non quelli della Grecia in generale, ovviamente) si differenziano per molti aspetti da quelli di qualsiasi altra regione, o anche da qualsiasi altra città come Salonicco, al Nord nella Calcidica – e seconda metropoli più popolata di tutta la Grecia.
Alcune cose però (forse scontato dirlo ma lo dico lo stesso!), e non importa in quale parte della Grecia tu vada… Resteranno sempre le stesse! Ad esempio?
L’ospitalità del popolo Greco. Il loro sorriso non appena si accorgono che sì, davvero ti piace la Grecia e che sì, davvero apprezzi tutto quello che loro cucinano, così come le loro tradizioni e la loro cultura. I Greci che ho conosciuto io, non hanno mai rifiutato un sorriso. Non hanno mai smesso di chiedermi come mi stessi trovando nel loro paese, e non hanno mai smesso di offrirmi caffè o Raki per accogliermi “come si deve” nelle loro case o nei loro “luoghi”.
Insomma, quello che più di ogni altra cosa mi piace della Grecia, è chi la abita. E anche ad Atene, nonostante il traffico e le ore interminabili che sei costretta a passare in coda ad un semaforo, le persone sono speciali. (Ai più cinici rispondo che sì, ovviamente i fannulloni/antipatici/permalosi/scontrosi/scurrili esistono anche lì, ma come in tutto il resto del mondo d’altronde, non è forse vero?!)
Di cose viaggiando se ne imparano sempre moltissime. Questo mese in particolar modo ho avuto la fortuna di viaggiare tutto il tempo in posti che per prima cosa ci tenevano a farmi capire “cosa” fossero davvero. Sarà infatti capitato anche a voi, di partire per un viaggio o anche soltanto per una brevissima vacanza, con l’intento di scoprir quella città piuttosto che quell’altra, ma di ritrovarvi poi a rincasare sapendo meno cose sulla vostra meta di quando eravate partiti. Perché talvolta sì, accade. Per un motivo o per l’altro, ci sono volte in cui torni a casa da un viaggio ma puoi dire di aver viaggiato solo fisicamente. Perché per un motivo o per l’altro talvolta capita di tornar rilassati, divertiti, abbronzati o più in forma di prima, ma non ricchi di nuove conoscenze davvero.
Quando viaggio amo scoprir le cose più curiose e particolari del posto che visito. Dalle ricette tipiche, alle leggende metropolitane, evitando di vivere troppo le zone più turistiche della città, o comunque focalizzandomi su quelle meno conosciute. Questo Novembre mi ha regalato i tre viaggi più ricchi di storia, divertimenti, tradizioni, usi, costumi e curiosità di sempre.
Quando son tornata a casa, da mamma e papà, oh dio! Avevo talmente tante cose da poter raccontare loro da non riuscire a fermarmi mai. Avrei potuto parlare per ore e ore e di solito non mi capita quasi mai di voler parlar così tanto di ciò che proprio in viaggio ho vissuto.
Insomma, che mi abbiate seguito sui Social oppure no, avrete notato anche voi che il mio è stato un Novembre speciale. Ricco di colori, profumi, emozioni da ogni parte del mondo, e di scoperte più che interessanti su Lussemburgo e Grecia, oltre che sulla Costa Azzurra, a Nizza, in Francia, a inizio mese.
E ora, a Milano per un po’, ho finalmente tutto il tempo di raccontar bene bene anche a voi quanto ho vissuto fino ad un paio di giorni fa. Fino a questa fine di un Novembre speciale che mi ha rallegrato il cuore e che mi ha portata a chiedermi mille mila nuove cose su di me e su quello che sono e che voglio dalla vita.
Domande alle quali continuo a non trovar risposta, ma dopotutto mi hanno insegnato che è questo che rende grandi: il non accontentarsi mai. Il continuare a ricercar risposte sempre, ogni giorno, tutti i giorni.
Alla prossima storia.
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