LUSSEMBURGO: IL REPORT COMPLETO!

Nei giorni scorsi vi ho parlato del mio Novembre mese di viaggi, e anche un pochino di due dei viaggi portati a termine ormai qualche settimana indietro: Nizza e Lussemburgo.

E proprio parlando di Lussemburgo torno a scrivervi oggi per raccontarvi ancora una volta di questo paese totalmente inaspettato e al tempo stesso sempre troppo sottovalutato.

Come potete leggere nei precedenti articoli, e come saprà benissimo chi sui social mi segue sempre con tanto affetto (grazie mille per altro, state crescendo sempre più anche su Faceook!), il Lussemburgo è davvero magico. Tanto piccolo quanto zeppo di cose da scoprire. E allora, se fino a ieri vi ho scritto che cosa non dovete assolutamente perdervi in Lussemburgo città, ecco ad oggi una breve guida su cosa io ho personalmente esplorato nel resto del paese (e su dove consiglio vivamente di perdersi anche a voi!).

 

Lo sapevate che il Lussemburgo si qualifica anche quest’anno paese più ricco d’Europa?

Ebbene sì, ma per esser precisi si deve ammettere che questo primato il Lussemburgo lo conquisti anche grazie agli oltre 160,000 “frontier workers” – impiegati di frontiera – che ogni giorno arrivano per lavoro dai territori confinanti.

Riuscite ad immaginarveli? Tantissimi pendolari tutte le mattine arrivano in un paese straniero soltanto per lavorare. Non è incredibile? E non è finita qui: sono circa 3000 i pendolari AEREI! in arrivo da Londra, Milano, Monaco e Ginevra quotidianamente.

Nonostante tutto, però, per chi abita il Lussemburgo o paesi limitrofi esser pendolari non è nulla di che. In un territorio abbastanza esteso ma poco popolato come il Lussemburgo, infatti, chiunque è praticamente costretto a far chilometri e chilometri di auto ogni giorno, per poter raggiungere il proprio luogo di lavoro. E purtroppo, essendo il Lussemburgo anche uno dei paesi più costosi di sempre, la benzina costa molto meno che i trasporti pubblici.

Ciò, significa che sono in moltissimi a spostarsi ogni giorno soltanto in macchina, a discapito però di traffico e aria pulita. Peccato!

Il Lussemburgo si divide in tre regioni: Diekirch a nord, Grevenmacher a est, e Lussemburgo a sud.

Da non perdere nel nord est del paese il cantone Mullerthal, che in molti conoscono anche come “la piccola Svizzera” proprio per e mille valli rocciose che lo caratterizzano. Si tratta di un territorio inesplorato fatto di grandi prati verdi e di infiniti boschi rocciosi, sui quali soprattutto in estate è possibile divertirsi con i più disparati sport adrenalinici. Io mi sono limitata al rock climbing, ma spererei di poterci tornare anche in bella stagione per dedicarmi ad un po’ di sana avventura!

 

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Forse molti di voi già lo sapranno, ma ad ogni modo eccomi pronta a spiegarvelo: la caratteristica principale del Lussemburgo sono soprattutto… i Castelli!

Su territorio nazionale ne possiamo trovare ben 109!

Il più bello e fiabesco si dice sia quello di Vianden nelle vicine Ardenne.

Quando l’ho visitato io, era fortunatamente già addobbato per Natale, il che lo ha davvero reso molto più speciale.

Sto parlando del castello di Clervaux, a pochi chilometri dal confine con il Belgio, che ospita al suo interno niente meno che una mostra fotografica patrimonio UNESCO ormai lì in esposizione da più di 30 anni.

 

 

La mostra fotografica intitolata The family of man è firmata da Edward Steichen (anche direttore del MOMA di New York) e risale al 1955. Mi sono commossa più e più volte nel corso della visita alla mostra, e posso onestamente dirvi sia un qualcosa da non perdere assolutamente se passate dal Lussemburgo!

The family of man manda un messaggio molto chiaro: siamo tutti fratelli, abitanti della stessa Terra. La mostra riunisce numerosissimi scatti dal dopoguerra, realizzati da 273 artisti provenienti da oltre 68 paesi, alcuni dei quali – come due bambini, uno bianco e uno nero, che giocano insieme – vennero ritenuti tanto offensivi da costare a Steichen una denuncia.

Per un’appassiona di buona cucina come me, non poteva poi mancare un intenso ma molto apprezzato Food & Wine tour Lussemburghese!

 

 

Qui sopra, ad esempio, il mio primo goloso pranzetto in un posticino tipico Lussemburghese, in pieno centro. Si trova in Piazza Notre Dame e si chiama Kaempff-Kohler: una bottega con in vendita oltre 450 formaggi!

Così ho avuto modo di scoprire il Lussemburgo sia la patria del Crèmant, tipico spumante pari allo Champagne ma che per questioni geografiche non può esser denominato tale in quanto lo Champagne infatti è d.o.p – ossia di origine protetta.

La cantina più importante del Lussemburgo è la St Martins, dove ogni anno vengono prodotte 98,000 bottiglie soltanto di Pinot Noir! 

 

Caratteristica particolare anche il fatto che la Cave St Martins si affacci su territorio tedesco. Infatti, al di là del fiume che costeggia la cantina, si è già in Germania e, ovviamente, cucina e tradizioni del posto ce lo predicono benissimo!!!

 

 

Grande attrazione del Lussemburgo è anche la sua capitale, che nonostante ogni notte si svuoti e resti una metropoli quasi disabitata (più del 70% dei lavoratori che di giorno animano Lussemburgo città è pendolare da oltre confine) riserva comunque molte sorprese.

Ve ne ho già parlato più volte in qualche articolo precedente,  ma qui aggiungo una cosa che nei giorni scorsi non vi ho scritto. Infatti, un altro luogo di principale interesse è sicuramente il MUDAM Museo d’Arte Moderna all’interno del quale è in esposizione anche un antichissimo mosaico romano che nessuno mai si aspetterebbe sia stato ritrovato proprio in Lussemburgo.

E poi, essendo Lussemburgo la patria di una delle tre sedi del Parlamento Europeo, immancabile anche una visita a Schengen, dove si trovano il Museo Europeo e il suo Bosco, dove ai piedi di ogni albero troviamo inciso il nome di uno Stato d’Europa.

 

 

Spero il mio articolo qui sopra vi faccia venir voglia di partire per il Lussemburgo immediatamente! Per qualsiasi altra info o curiosità, mi raccomando… Commentate, commentate, commentate. Oppure scrivetemi. Resto sempre a vostra disposizione!

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